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Sport locale, Lega Pro / Entella-Pavia: aria di crisi in casa azzurra?

di Fabio Muzzio

È possibile parlare di crisi in casa Pavia? La terza sconfitta consecutiva, questa volta per 2 a 1 sul campo di Chiavari, autorizza far suonare un campanellino d’allarme. Gli amis, invece, mi tranquillizzano.

Gli voglio credere: del resto loro erano presenti, mentre io ero a casa.

E poi ci sono scusanti, mancavano sia Cesca squalificato che Beretta per infortunio e l’avversario è tra i papabili alla conquista dei play off. Questo non significa che non sia il caso di guardarsi alle spalle: la prudenza e la saggezza, unite all’esperienza, consigliano di farlo.

Siamo partiti per ottenere la salvezza e ci siamo cullati nel piacere di stupire le avversarie. Poi abbiamo iniziato a sognare gli spareggi per la B con il quinto posto. Guai, però, a dimenticare cosa si deve fare. Ma la memoria è un conto, mentre il raggiungimento della conferma in Lega Pro 1, senza passare dai soliti insopportabili spareggi, resta il traguardo da superare il prima possibile.

Il “Santo” Roselli, tornato in panchina dopo la squalifica, mette Romero al centro dell’attacco e gli affianca Statella e Lussardi sulle fasce. Dietro La Camera in un centrocampo che ha visto il rientro dal primo minuto di Ferrini, che, a detta di qualche amis trasfertista, non ha disputato la miglior partita della sua avventura azzurra, suggellata in negativo pure da un’espulsione che ha lasciato i compagni per oltre mezz’ora in inferiorità numerica, finendo per agevolare il compito ai liguri.

Mi raccontano di un Pavia uscito dal guscio con il passare dei minuti, che in 11 contro 11 se l’è giocata alla pari, come testimonia il gol di Statella, che al 39’ ha rimesso le cose a posto dopo il gol di Cori, autore del vantaggio casalingo al 31’.

L’Entella nella ripresa ha cercato nuovamente di portare a casa i tre punti e, complice anche la superiorità numerica già raccontata, ottiene il nuovo vantaggio al 70’ grazie a un rasoterra  di un Vannucchi in gran spolvero (ha fatto ammonire anche tre azzurri, compresa l’espulsione di Ferrini). Il numero 10, comunque, è riuscito a macchiare la sua gara con due falli ai danni di La Camera nei minuti di recupero:  parità di atleti sul campo ristabilita, ma è troppo tardi.

Guardiamo avanti: domenica arriva al Fortunati la Tritium, in caduta libera e da domenica ultima in classifica. Appare ovvio affermare che siano obbligatori i tre punti, per avvicinarsi alla quota salvezza e riprendere la marcia: un mezzo passo falso potrebbe far correre il rischio di essere risucchiati nella zona play out. Il calendario, soprattutto per le gare interne, offre scontri diretti decisivi da sfruttare. A conforto dei tifosi ricordiamoci che rientreranno sia Cesca che Beretta: averli fuori entrambi è un lusso che nemmeno le capacità del “Santo” possono sopperire dalla panchina.

Salut e alla prossima.

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