Pavia

Lettura pavese: presentazione del libro “Amici si muore. Il primo caso dell’ispettore Sepa Mariani”

di Stefano Sette

Venerdì 14 dicembre si è svolta presso il Teatro ISV di Travacò Siccomario la presentazione del libro “Amici si muore. Il primo caso dell’ispettore Sepa Mariani”, scritto dal pavese Attilio Cattaneo ed edito da “Gruppo Albatros Il Filo”. Per Cattaneo si tratta del libro d’esordio. Ha lavorato come tecnico alla Magneti Marelli (prima a Pavia e poi a Corbetta) fino al 2010 e facendo il pendolare durante il tragitto Pavia-Corbetta ha trovato l’ispirazione. Come ha voluto precisare in fase di presentazione, il testo è stato scritto per hobby, senza intenzione di cercare un editore, salvo poi farsi convincere da familiari e amici. La storia è ambientata a Pavia con protagonista Sepa Mariani, ispettore della Polizia di Stato che deve indagare sulla scomparsa di due coppie di liceali. L’autore si è soffermato sui personaggi (sia principali che secondari) tutti immaginari, anche se alcuni hanno caratteristiche simili a quelli reali, per esempio il pensionato Anacleto Castelli e il suo cane meticcio Puntina, che sono rispettivamente l’autore – si capisce dalle iniziali – e il suo cane. Anche le due scuole descritte esistono realmente e sono due licei pavesi a cui è stato cambiato il nome. Cattaneo si è poi soffermato sul protagonista del libro, l’ispettore Mariani, affermando che inizialmente non si era posto il problema se fosse uomo o donna, e solo durante la fase di elaborazione ha deciso che fosse donna. Inoltre ha lasciato libera interpretazione all’età dell’ispettore, che può variare a seconda dell’età del lettore – dal momento che viene solo detto che è giovane – per cui un diciottenne può pensare che possa avere 25-26 anni, mentre per un sessantenne potrebbe averne una quarantina. In conclusione Cattaneo ha voluto analizzare l’espressione “Amici si muore”, sostenendo che potrebbe significare un avvertimento o  una situazione di pericolo in quanto amici,  oppure che una volta che si è amici lo si è per sempre, anche quando si muore. Al termine dell’intervento Inchiostro ha intervistato l’autore e ne è uscito un breve ma significativo colloquio che riportiamo di seguito.

Inchiostro – Per questo libro si è ispirato ad altri “gialli” oppure ad una storia realmente accaduta?

Attilio Cattaneo – No, non mi sono ispirato a nessun altro “giallo”. Anzi, l’ho scritto proprio perché mi sembrava una storia originale e non c’è assolutamente niente che si possa connettere a fatti accaduti realmente.

È stato semplice ambientare la trama in una cittadina tranquilla come Pavia o ha trovato qualche difficoltà?

Per me è stato semplice anche perché conosco molto bene Pavia, e quindi mi è sembrato abbastanza naturale inserire un racconto all’interno della mia città.

Ha detto, durante la presentazione, che il Liceo che frequentavano i ragazzi è una scuola pavese a cui è stato cambiato il nome; a quale istituto si è ispirato?

Era il Liceo scientifico “Torquato Taramelli” che io chiamo “Leopardi”. Poi parlo del Liceo classico, che sarebbe “Ugo Foscolo”, che invece chiamo “Galileo Galilei”.

È previsto un seguito?

Sì. In genere le domande che mi fanno sono tre: se scriverò un altro libro, probabilmente sì. Se il protagonista sarà ancora l’ispettore Mariani, probabilmente sì. Se approfondirò la figura dell’ispettore per quanto riguarda la vita privata, ci proverò.

Il libro è al momento disponibile su ordinazione presso la Feltrinelli Librerie, via XX Settembre 21, Pavia.

Un pensiero su “Lettura pavese: presentazione del libro “Amici si muore. Il primo caso dell’ispettore Sepa Mariani”

  • Attilio Cattaneo

    Ringrazio Stefano Sette per il bell’articolo
    Attilio Cattaneo

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