Università

Chi sono gli organi per i quali si vota?

Il 18 e 19 maggio, ormai si sa, ci sono le elezioni universitarie, e se ancora non si sa, si saprà a breve visto che le campagne elettorali si stanno intensificando.

Le elezioni universitarie sono nazionali, questo significa che tutti gli studenti iscritti ad un Ateneo pubblico o privato, ad un certo punto del loro corso di studi, sono chiamati a votare per scegliere i propri rappresentanti. Quindi tranquillizzatevi, tutti gli studenti subiscono la stessa pressione politica che viviamo noi in questo periodo nei cortili e nei corridoi dell’Università.

I delegati degli studenti siedono sia negli organi di governo dell’Ateneo, dove rimangono in carica per due anni, che negli organi nazionali dipendenti direttamente del Ministero, la cui carica dura invece tre anni. Una carriera politica breve in realtà, ma se si considera che i corsi di laurea durano solo tre anni (solo alcuni sono ancora a ciclo unico), non tutti gli studenti proseguono per i successivi due nello stesso Ateneo, e che ogni anno arrivano nuove e numerose orde di matricole, si capisce che le esigenze e le realtà universitarie sono in costante cambiamento. Solo attraverso elezioni frequenti si può dunque dare una risposta concreta alle richieste degli studenti.

Ma di fatto quali sono questi organi? E poi cosa fanno?

Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU): tra tutti quelli per cui si vota è l’unico di rilievo nazionale e dipende direttamente dal MIUR (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca). È un organo consultivo e di rappresentanza composto da ventotto membri scelti dagli studenti dei corsi di laurea triennale e specialistica, uno dei quali eletto dagli studenti dei corsi di specializzazione e uno dai partecipanti ai corsi di dottorato. Tutti entrano in carica per decreto del Ministro per una durata complessiva di tre anni non rinnovabile.

I candidati sono eletti per circoscrizione, in una delle quattro previste: Nord-Est, Nord-Ovest, Centro e Sud. Proprio perché ha rilevanza nazionale, il voto non avverrà tramite il sistema elettronico (come previsto per gli altri organi dell’Ateneo) ma tramite voto cartaceo. Il voto prevede sia il voto di lista che del candidato perché in realtà non sono liste bloccate ma a preferenza, questo vuol dire che il candidato che riceve più preferenze è quello che viene effettivamente eletto. Sulla scheda sono presenti tutte le liste che sono state accreditate dal Ministero.

I candidati per il CNSU rappresentano dunque più di un ateneo, per questo sarà sempre più frequente vedere in giro ragazzi che fanno propaganda per un candidato o per una lista non accreditata all’Ateneo pavese ma che è comunque valida a livello nazionale.

Il CNSU è un organo consultivo e per questo formula dei pareri in merito ai progetti di riordino del sistema universitario, ai criteri generali per la disciplina, criteri degli ordinamenti didattici, dei corsi di studio, ma anche per gli strumenti di orientamento e di mobilità. Può formulare anche delle proposte da indirizzare direttamente al Ministro su temi di interesse generale per l’Università e allo stesso modo può chiedere al Ministro di rispondere in merito a fatti ed eventi di rilevanza nazionale riguardanti la didattica e la condizione studentesca.

Senato Accademico: organo maggiore di Ateneo (quindi non nazionale ma locale) tra i più fondamentali dato che delibera in merito a tutto ciò che riguarda la programmazione, lo sviluppo, il coordinamento, la valutazione dell’attività didattica e la ricerca. Siedono quattro rappresentanti degli studenti (due di area umanistica e due di area scientifica), un rappresentante dei dottorandi, insieme al Rettore e altri sette rappresentanti dei docenti di Scienze e Tecnologie, di Scienze della Vita, di Scienze Umanistiche e sociali e due rappresentanti del Personale Tecnico e Amministrativo.

Inoltre, approva a maggioranza assoluta lo Statuto e Regolamento generale dell’Ateneo; in seguito al parere del CdA approva il codice etico, il regolamento per la chiamata di professori e ricercatori e i regolamenti in materia di didattica e ricerca.

Tralasciando tutte le sue funzioni ulteriori (che comunque posso essere rintracciate sul sito dell’unipv) e rimanendo nella vita immediata degli studenti, il Senato deve fornire un parere obbligatorio al CdA in merito all’attivazione, la modifica e la soppressione dei Dipartimenti e delle Facoltà; istituisce poi i Consigli didattici, approva il trasferimento dei professori, delibera sulla ripartizione delle risorse da destinare a didattica e ricerca e infine si esprime sulle chiamate di docenti e ricercatori sulle quali invece delibera il CdA.

Inoltre gli studenti eletti in Senato Accademico fanno parte delle commissioni che ne dipendono direttamente, ovvero la Commissione Didattica, la Commissione Ricerca Scientifica e la Commissione Edilizia.

Consiglio di Amministrazione dell’Università (CdA): Lavora in stretto contatto con il Senato Accademico. Vi siedono due rappresentanti degli studenti (diversi rispetto a quelli del Senato), insieme al Rettore, tre professori di prima fascia, due per quelli di seconda, tre componenti esterni e il Direttore Generale che non ha diritto di voto e che agisce come Segretario Generale (scelto dal CdA stesso su proposta del Rettore). Gli studenti sono rinnovati ogni due anni, mentre gli altri membri rimangono in carica per tre.

Come ogni CdA, anche quello dell’Università ha delle funzioni più economico-finanziarie rispetto agli altri organi. Infatti, approva il bilancio di previsione annuale e triennale e adotta il Regolamento di Ateneo per l’amministrazione, la finanza e la contabilità entrambi in accordo con il Senato; con il quale inoltre formula i criteri per le attribuzioni degli stipendi ai docenti, sulla base delle valutazioni triennali ad opera degli studenti,trasmesse dal Nucleo di Valutazione (NuV).

Il CdA adotta in autonomia i provvedimenti relativi alle tasse e ai contributi, approva i contratti e le convezioni che rientrano nelle sue competenze. Infine individua le figure e gli incarchi a cui attribuire delle indennità.

I rappresentanti degli studenti che sono eletti al Senato Accademico e al CdA fanno anche parte della Commissione Permanente Studenti (CPS), l’organo che si occupa delle contribuzioni studentesche (per farvi un esempio, la CPS approva i finanziamenti alle associazioni universitarie come quella di cui fa parte «Inchiostro»), del diritto allo studio universitario e del miglioramento dei servizi agli studenti.

Nucleo di Valutazione (NuV): accoglie due rappresentanti degli studenti, uno per l’area didattica scientifica e tecnologica e uno per quella umanistica e sociale, insieme a quattro membri esterni (persone esperte nel campo della valutazione) e tre interni (docenti universitari). È un organo consultivo e per questo motivo propone, agli organi di governo, i criteri di valutazione riguardo alla gestione amministrativa, alle attività didattiche, di ricerca e degli interventi di sostegno di diritto allo studio. Verifica i costi e i rendimenti, la gestione delle risorse e la produttività della didattica e della ricerca e infine propone un giudizio di qualità, efficacia ed efficienza dell’attività delle strutture. Una volta l’anno presenta una relazione annuale in merito ai risultati che ha verificato e valutato.

CdA EdiSU: l’Ente per il Diritto allo Studio dell’Università di Pavia (EDiSU) è responsabile di tutto ciò che riguarda le agevolazioni e i servizi che permettono agli studenti di frequentare l’Università. Gestisce le mense e le residenze universitarie e fornisce un aiuto per tutti quei problemi economici che sarebbero altrimenti un ostacolo allo studio universitario. Promuove inoltre iniziative di pregio e di miglioramento dell’attività didattica.

Due rappresentanti degli studenti siedono in seno al suo Consiglio di Amministrazione per due anni, rieleggibili per una volta. Il CdA si occupa anche in questo caso di approvare il bilancio e il conto consultivo, deve però cercare anche dei sostenitori pubblici o privati che possano contribuire in modo rilevante ala realizzazione delle finalità istituzionali. Fissa inoltre i criteri di merito e di reddito per accedere ai benefici del diritto allo studio e di stabilire le tariffe di accesso ai servizi.

Comitato per lo Sport Universitario: è considerato tra gli organi maggiori in quanto si occupa di gestire gli impianti sportivi e i programmi di sviluppo in merito all’attività sportiva. Vi siedono due rappresentanti degli studenti insieme al delegato del Rettore, due rappresentanti del CUSI (Centro Universitario Sportivo Italiano) e il Direttore Generale che ha le funzioni di Segretario.

Inoltre, altri rappresentanti andranno negli organi minori. Ogni Dipartimento ha un proprio Consiglio di Dipartimento, nel quale siedono un numero di studenti pari al 20% dei componenti totali del Consiglio (cioè in breve dipende dalla grandezza del Dipartimento in questione più è grande più saranno gli studenti chiamati a partecipare); una Commissione Paritetica, nella quale siedono sei studenti e altrettanti professori; e una Commissione Paritetica dei Tutorati, alla quale invece partecipano quattro studenti e quattro professori (queste ultime due sono elezioni di secondo livello).

Alcuni Dipartimenti prevedono anche una Giunta di Dipartimento e una Commissione didattica, che sono composte secondo il Regolamento del Dipartimento.

I rappresentanti degli studenti partecipano anche alla Commissione Bibliotecaria di Ateneo.

La partecipazione degli studenti nelle decisioni politiche degli organi maggiori è fondamentale per avere un’Università che rispecchi e rispetti le esigenze di tutti. Per vedere esauditi i propri desideri, servono però dei rappresentanti e questi si scelgono andando a votare, il 18 e il 19 maggio nei seggi dell’Università.

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