Aumentano le tasse per gli studenti dell’Università di Pavia
di Marta Mangiarotti
I tagli della finanziaria e la riforma Gelmini si fanno sentire sulle tasche anche degli studenti universitari.
Nell’Ateneo pavese, per fare fronte alla situazione di crisi è stata vagliata una riforma della tassazione che vede un aumento della fascia di esenzione da 9mila a 12mila euro e della fascia massima da 65mila a 70mila euro (dichiarazione ISEE), l’istituzione di una quota da pagare di 125 euro: tutti, compresi dottorandi e specializzandi, subiranno questo aumento, esenti solo coloro che usufruiscono di una borsa di studio ISU – fino a 18mila euro ISEE – e coloro il cui reddito non superi i 12mila euro.
Per tutti gli studenti il cui reddito supera i 18mila euro le tasse aumenteranno in una forbice compresa tra gli 80 e i 650 euro circa.
Sono previsti aumenti per la stampa dei certificati, del diploma di laurea, per le more e per trasferimenti in altri Atenei.
La riforma della tassazione è stata approvata con un solo voto contrario, quello del rappresentante del Coordinamento per il diritto allo studio UDU, nel Consiglio d’Amministrazione del 2 febbraio convocato pochissimi giorni prima, con la conseguente impossibilità degli studenti di presentare a loro volta un piano alternativo.
Inutile la richiesta di un rinvio del CdA da parte degli studenti e sostenuta da alcuni professori, nonostante non ci fossero motivazioni d’urgenza.
Previsti aumenti al servizi per gli studenti per una cifra pari a circa 80mila euro, a fronte di un aumento delle tasse nell’ordine di 4 milioni di euro.