Pavia

Sogni e storie narrate di lavoro

Racconti personali, racconti che fanno riflettere, racconti di chi aveva un’idea e l’ha concretizzata nel migliore dei modi. Tanti con un denominatore comune, quello di essere storie ed esperienze vere di chi ha preso decisioni radicali e dato una svolta alla propria vita. E non si tratta di giovani alle prime armi, ai quali qualche inevitabile errore di inizio carriera si può perdonare, ma adulti con posizioni lavorative già stabili, ben consapevoli dell’elevato rischio di prendere una strada diversa perché, ad un tratto della loro vita, non percepivano più alcuna motivazione nello svolgere la loro professione. La strada era ormai spianata, ma anche scontata: non avevano più stimoli né emozioni e, per lavorare al meglio si sa che anche l’anima deve inserirci l’ingrediente-chiave del successo: la passione.
“La notte del lavoro narrato” il titolo dell’evento che è stato organizzato nella chiesa sconsacrata di Santa Maria Gualtieri nella serata di venerdì 28 aprile nell’ambito del ciclo di iniziative “Ottomarzotuttolanno”, in collaborazione con le donne dell’associazione Yac di Pavia.
Benché svoltasi a Pavia l’iniziativa si poneva però l’obbiettivo di estendere i concetti emersi a tutto il Paese: in particolare quello di non limitare né temere le proprie idee, ma di cercare di concretizzarle mettendocela tutta e cercando di farlo il prima possibile.

Durante la serata voci diverse di uomini e donne si sono susseguite nel raccontare tante storie diverse accomunate da un unico tema di fondo, il lavoro. Tutti noi, infatti, abbiamo una storia che ci rappresenta e, come è stato più volte ribadito nel corso della serata, tutti noi non solo abbiamo, ma SIAMO una storia.
Il merito della riuscita della serata va alla curatrice dell’iniziativa, Isa Maggi, personalità conosciuta e apprezzata a Pavia anche per altre attività, in più ambiti, in particolare quello della tutela dei diritti e della valorizzazione del mondo femminile. Anche quello del rapporto donna-lavoro è un tema caldo e del quale si discute molto e per trattare il quale si realizzano incontri e progetti. Progetti che, nel loro insieme, formano un nuovo significato di futuro: un tempo all’avanguardia, in cui non manca di certo il sapore della competizione, ma viene anche lodato il valore dell’unione, che da sempre è sinonimo di forza. Soprattutto quando ci si riferisce alla classe giovanile, sempre più disillusa dai racconti che si sentono ogni giorno del mondo del lavoro. Si dice che i giovani d’oggi siano svogliati: in realtà forse andrebbero meglio motivati. La burocrazia lenta e disorganizzata è la prima causa di un difficile inserimento nel mondo del lavoro. Dall’altro lato fondamentale è studiare, aggiornarsi e non farsi scappare le occasioni che capitano per buttarsi e mettersi in gioco, senza alcuna certezza, ma anche senza alcun rimpianto. A differenza di diversi anni fa, oggi possediamo più risorse e aiuti che, anche se non sempre, possono agevolare la nostra entrata nel mondo del lavoro. Internet, ad esempio, che sa offrire molto, anche quello che non ci si aspetta: l’importante è imparare ad utilizzare questo mezzo nel modo più proficuo.

Infine, vero segreto in questo ambito è proporre le proprie idee: un’idea, se condivisa, può assumere un ruolo importante sia per noi stessi che per gli altri. Perché tenerla chiusa in un cassetto? Sono state spesso le idee meno considerate inizialmente a cambiare il mondo…
Buona ricerca dei propri sogni (professionali) a tutti!

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