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Scandalo Green Campus: l’Università si chiama fuori

di Irene Doda

Il “caso Green Campus” sembra essere giunto a un’ulteriore punto di svolta: l’Università di Pavia si è fatta da parte nel sottoscrivere la convenzione che dovrebbe regolare la futura destinazione degli appartamenti sottoposti a sequestro.
“Una lettura attenta delle norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale del Comune di Pavia del 2003 dimostra che in casi del genere non è richiesta alcuna convenzione con l’Ateneo.
Infatti, sulla base della disciplina del Piano Regolatore, il privato che chiede il permesso di realizzare, su un’area privata, un intervento edilizio destinato a finalità pubblica deve contestualmente proporre e stipulare una convenzione con l’Amministrazione comunale”.
Così si legge nel comunicato stampa del rettore Stella, successivo alla deliberazione del CdA, datata 7 giugno.
Una questione da sbrigarsi tra la società Green Campus e il Comune, dunque. Basterà la convenzione a mettere fine alla vicenda?
Sul nostro canale YouTube troverete prossimamente alcune videointerviste sull’argomento, che abbiamo realizzato lo scorso di marzo: abbiamo intervistato Giovanni Giovannetti (Insieme per Pavia), Bernardo Caldarola e Alessandro Lucia (Udu Pavia), Guido Giuliani (consigliere comunale del Partito Democratico), e Giuseppe Faita (EdiSU).

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