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23 e 24 marzo – tornano le giornate FAI di primavera

Il FAI, Fondo per l’ambiente Italiano, è un’organizzazione fondata nel 1975 e avente come obbiettivo la tutela del paesaggio e del patrimonio artistico collettivo, salvando, restaurando e aprendo al pubblico beni culturali e paesaggistici italiani. L’organizzazione opera grazie alle donazioni di privati cittadini, aziende o istituzioni e grazie a un gruppo di volontari, giovani e adulti, che si occupano di fare conoscere al pubblico monumenti e luoghi d’interesse in tutta Italia, promuovendo un ricco calendario di eventi ogni anno.

Raffigurazioni dei beni culturali che il FAI propone al pubblico per le Giornate di Primavera di quest'anno.
Soffitto dell’ex sala da ballo di palazzo Mezzabarba, il Comune di Pavia

Uno degli eventi nazionali più celebri e amati del FAI è quello legato alle sue Giornate di Primavera: un weekend interamente dedicato all’arte, dove i volontari mostrano ai visitatori alcuni dei luoghi più belli della loro città. In occasione delle Giornate FAI di Primavera di quest’anno – celebrate sabato 23 e domenica 24 marzo – a Pavia i giovani volontari apriranno al pubblico due dei suoi storici luoghi più affascinanti: palazzo Mezzabarba, edificio settecentesco gioiello del Barocco lombardo – con la sua ex sala da ballo affrescata con scene tratte dalla Metamorfosi di Ovidio – oggi sede del Comune, e l’istituto di Anatomia umana dell’Università. Quest’ultimo in particolare rappresenta uno degli esempi migliori della cultura universitaria scientifica dell’epoca moderna (1492-1789), riflettendo l’idea di una attività medica che affonda le proprie radici nella tradizione – rappresentata dalla biblioteca e dal museo a esso adiacenti – e che si protende verso il futuro grazie agli spazi dedicati alla sperimentazione e alla didattica.
Durante le Giornate si avrà l’occasione di visitare le aule e i laboratori, luoghi non solo di apprendimento ma anche ricchi di storia della medicina pavese. La chicca di questa apertura sarà però il museo, con i suoi reperti che evidenziano ancora oggi i progressi dell’indagine ex vivo sugli stati fisiologici e patologici del corpo umano. Domenica agli iscritti FAI sarà inoltre riservato un evento speciale in due turni (alle 15.00 e alle 16.00): una visita esclusiva della Biblioteca – con il suo patrimonio da circa 3000 volumi – insieme alla curatrice del Museo di Anatomia, la professoressa Gabriella Cusella, al dottore Giorgio Giacomo Mellerio e agli studenti della facoltà di Medicina. Per visitare la biblioteca è possibile prenotare scrivendo una email a pavia@faigiovani.fondoambiente.it
Gli orari di apertura andranno dalle 14.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.00) sabato e dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.00) domenica in entrambe le visite.

Reperti dell’istituto di anatomia

Non solo Pavia

La chiesa di Santa Maria Assunta

Le Giornate FAI di primavera di quest’anno non si limiteranno a Pavia; esse infatti potranno essere l’occasione per scoprire anche alcuni luoghi suggestivi non lontano dalla provincia lombarda: nel borgo di Campomorto, vicino Siziano, i visitatori potranno ammirare il Gesiolo, ovvero l’Oratorio di Santa Maria a Casatico, un piccolo edificio immerso nella tranquillità della campagna, ai bordi di un laghetto, che racchiude al suo interno uno straordinario ciclo di affreschi, sorprendenti per la dovizia di immagini e la raffinatezza dei tratti; la stessa Chiesa di Santa Maria Assunta, all’Oratorio associata e risalente al XI secolo e infine (ma non per importanza) il Castello di Villanova a Cassolnovo, monastero nel Medioevo e diventato, grazie all’intervento della famiglia Sforza durante il Rinascimento, la prima tenuta europea risicola.
Gli orari di apertura andranno anche in questi casi dalle 14.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.30) di sabato e dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.30) di domenica.

Veduta del castello di Villanova

Anche quest’anno quindi il FAI si impegna a coinvolgere gli abitanti di Pavia e provincia (e non solo) in un ricco viaggio all’insegna della cultura e della bellezza, raccontando la storia dell’arte a persone di ogni provenienza ed età e cogliendo l’arrivo della bella stagione come occasione per promuovere il turismo locale.

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