Pavia

Feste da coma

di Francesco Iacona

La stagione delle tradizionali feste dei collegi pavesi sta ormai per finire. Questa settimana ha avuto luogo la festa del Golgi, alle Rotonde di Garlasco, mentre settimana prossima si svolgerà quella del Cardano, al Camillo Disco Village proprio nei pressi di Pavia. Poi stop fino all’anno prossimo.

Queste feste sono veramente uno sballo! Ci si diverte, si balla, si fa casino e si beve. Ecco, soprattutto di beve. Le feste collegiali, infatti, si distinguono dalle normali serate in discoteca soprattutto perché permettono di bere illimitatamente. Pagando una quota fissa (da quest’anno il prezzo medio d’ingresso si è alzato…) il partecipante ha diritto a consumazioni alcoliche illimitate.

Bello, sballoso! Si, ma fino a un certo punto. Perché nelle ultime feste collegiali – si è parlato soprattutto di quelle del Sant’Agostino e del Fraccaro – alcuni ragazzi sono stati portati al pronto soccorso dai volontari della Croce Rossa in stato di evidente ubriachezza e precisamente con delle intossicazioni acute da alcol (poco mancava al coma etilico).

Se lo scopo di una serata è divertirsi, ben venga bere. L’ho provato sulla mia pelle: un po’ d’alcol in corpo ci sta, sentirsi brilli è divertente. Ma se si esagera, se si oltrepassa il limite, poi non ci si diverte più; lo scopo della festa viene meno. E tra il pensare di trascorrere una serata di sregolatezza con gli amici e concluderla invece in ospedale ne passa. Ci rimetti tu, ci rimettono gli amici (festa rovinata anche per loro che ti devono seguire in ospedale) e ci rimettono i genitori (sicuramente preoccupatissimi alla comunicazione del ricovero di loro figlio). Non ci si fa una bella figura…

Ci si chiede, perciò, se sia veramente questo l’obiettivo di certi ragazzi, cioè quello di concludere una serata agonizzanti e completamente devastati dall’alcol.E poi non è neanche solo una questione di salute, ma anche di decenza pubblica. Il 21 giugno al Summer Party Fraccaro – ad esempio – , nel parcheggio appena fuori dal locale in cui si teneva la festa, era pieno di ragazzi e ragazze che rantolavano per terra e che vomitavano. Non era certo un bello spettacolo a cui assistere.

Le soluzioni sono due: o gli organizzatori di queste feste intervengono limitando la quantità di consumazioni alcoliche disponibili (soluzione pretenziosa) o ci si appella al buon senso del singolo che dovrebbe essere in grado di capire quando ha sorpassato il proprio limite (soluzione utopica).

 

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