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Lo sciopero dei filosofi

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di Alice Gioia

Pubblico qui di seguito il documento redatto dagli studenti di filosofia nell’assemblea del 30 ottobre, che verrà discusso nella prossima assemblea (giovedì 6 novembre).

“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica”
Art. 9 delle Costituzione della Repubblica italiana

“Se si dovesse fare un paragone tra l’ organismo costituzionale e l’ organismo umano, si dovrebbe dire che la scuola corrisponde a quegli organi che nell’ organismo umano hanno la funzione di creare il sangue […]. A questo serve la democrazia, permette ad ogni uomo degno di avere la sua parte di sole e di dignità”.
Pietro Calamandrei, dal discorso al III Congresso dell’ Associazione a difesa della scuola nazionale (ADSN), Roma, 11 febbraio 1950.

Modalità di voto del documento

Il documento seguente viene posto al voto dell’ Assemblea degli studenti di Filosofia (iscritti a Scienze filosofiche o a Teorie filosofiche) ed è emendabile in ogni suo punto dall’ Assemblea stessa. La presentazione degli emendamenti avviene durante l’ Assemblea stessa, attraverso un intervento a voce dello studente che intende presentarlo. Per l’ approvazione degli emendamenti è necessaria la maggioranza semplice dei presenti all’ Assemblea. L’ Assemblea è pubblica, l’ audizione è aperta a tutti, ma hanno diritto di parola e di voto solo gli studenti regolarmente iscritti ai corsi di Laurea di Filosofia (Scienze filosofiche o Teorie Filosofiche) dell’ Università di Pavia. Tale diritto al voto deve essere manifestato attraverso la presentazione del libretto all’ Assemblea, o per conoscenza. Il voto è nominale, libero e non-segreto. Per l’ approvazione del documento è necessaria la maggioranza semplice dei partecipanti all’ Assemblea. L’ intera Assemblea si propone di collaborare alle modalità operative decise dalla maggioranza dell’ Assemblea stessa, qualunque sia l’ esito di questa maggioranza.

Principi generali

Con questo documento gli studenti di Filosofia di Pavia intendono esprimere la loro assoluta contrarietà alla Legge 133, operano per l’ abrogazione di tale legge, ed auspicano una riforma del sistema universitario italiano, nella misura in cui essa non sia una semplice imposizione da parte di governi che, succedutisi negli ultimi vent’ anni, hanno minato fortemente la qualità e la giustizia sociale del diritto allo studio e della ricerca, anche attraverso una serie di progressivi tagli in questi settori, ma sia redatta con il contributo attivo degli studenti e dei docenti. Gli studenti di Filosofia sono ben consapevoli che i recenti decreti del governo, seguiti ad una serie di riforme e di tagli succedutisi negli anni, mettono fortemente in crisi non solo la qualità dell’ Università italiana, ma dell’ intero sistema scolastico. Per questo gli studenti di Filosofia aprono le loro rivendicazioni anche all’ ascolto, al confronto e alla collaborazione attiva con studenti, insegnanti e genitori delle scuole di ogni ordine e grado. Gli studenti di Filosofia operano per rendere informata, consapevole, partecipe la cittadinanza tutta di Pavia circa la situazione del sistema universitario italiano in particolare e del sistema scolastico in generale. Gli studenti di Filosofia sono convinti del ruolo fondante dell’ istruzione, della cultura e della ricerca, per la formazione dell’ individuo e per la crescita di un Paese democratico, ma ritengono che questo ruolo sia fortemente messo in discussione, non solo dalla Legge 133 e dalle leggi che l’ hanno preceduta in materia universitaria, ma anche da un generale atteggiamento della società. Essi si fanno promotori di un’ inversione di rotta in questo ambito, nelle modalità operative che ritengono più opportune.

Modalità operative

Gli studenti di Filosofia, non intendendo il governo dialogare con gli studenti e i docenti dell’ Università italiana, si fanno promotori di un’ occupazione, come forma non-violenta di manifestazione del dissenso, del Dipartimento di Filosofia nei modi e nei tempi che seguono:

Verranno occupate dagli studenti l’ Aula studio in maniera continuativa, mentre l’ Aula A e l’ Aula B nella misura in cui in esse non si svolgano esami o lezioni, per non interferire nella didattica, in maniera lesiva dei diritti degli studenti. L’ occupazione, nei modi decisi dall’ Assemblea, ha inizio dal momento dell’ approvazione del documento che la propone. Gli studenti di Filosofia sono consapevoli che qualsiasi modalità di occupazione è un atto contrario alla legge, ma si assumono la responsabilità di quest atto, perchè esso è reso necessario dalle motivazioni espresse nei “Principi generali”. Gli studenti di Filosofia si propongono di utilizzare gli spazi occupati per rendere esplicita la loro protesta, per coordinarla, per aprirsi alla protesta delle altre Facoltà, e alla cittadinanza, per elaborare proposte e progetti di riforma, nei modi che seguono.

Negli spazi occupati si terranno conferenze, seminari organizzati da docenti, dagli studenti stessi, da chiunque gli studenti riterranno opportuno, dibattiti su temi di carattere politico e di interesse generale, iniziative culturali (spettacoli, cineforum, lezioni a cassetta) anche aperte alla cittadinanza, rassegne-stampa. Gli studenti di Filosofia intendono collegare la loro protesta a quella delle altre facoltà, delle altre Università italiane, per questo motivo mettono a disposizione gli spazi occupati come punto di incontro e organizzazione agli studenti delle altre facoltà che abbiano le stesse motivazioni espresse nei “Principi generali”, così per gli insegnanti e gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Per rendere più efficace la loro protesta, essi ritengono necessario un coordinamento a livello nazionale della protesta nelle Università. Gli studenti di Filosofia intendono attuare iniziative che rendano informata e partecipe la cittadinanza circa le motivazioni della protesta. Gli studenti di Filosofia intendono utilizzare qualsiasi mezzo di comunicazione nelle modalità che ritengono più efficaci, per elaborare nuovi modi di diffusione delle informazioni e di ampliamento del consenso alla protesta. In questo senso essi si riservano la possibilità di redigere un giornale che informi circa le iniziative dell’ occupazione. Gli studenti di Filosofia intendono istituire un autofinanziamento nei modi che riterranno più opportuni. L’ Assemblea degli studenti di Filosofia elegge un servizio d’ ordine, che garantisca il corretto svolgimento dell’ occupazione, nelle modalità organizzative che l’ Assemblea ritiene opportune. L’ Assemblea degli studenti di Filosofia elegge un gruppo organizzativo, che ha il compito di organizzare le iniziative culturali di cui gli studenti si fanno promotori. L’ Assemblea degli studenti di Filosofia elegge dei rappresentanti, che si fanno portavoci delle istanze dell’ Assemblea stessa presso le altre facoltà e le altre Università italiane. Il mandato di questi delegati è rinnovabile e revocabile in ogni momento dall’ Assemblea stessa.

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