PaviaUniversità

Assemblea di Ateneo

l'onda cresce

di Marta Mangiarotti

La pioggia, le lezioni in piazza di Fisica, la distanza dal centro…l’assemblea di ateneo del 12 novembre tenutasi nella palestra del Cus Pavia (Cravino) ha visto una partecipazione inferiore rispetto alle prime due.

Nonostante questo i punti toccati sono di fondamentale importanza per il movimento studentesco contro la 133.

Come prima cosa si è introdotta un’accurata analisi del Decreto Gelmini sull’Università: attenzione particolare a smentire le “voci di corridoio” (leggi mass media) che affermano un blocco dei tagli (previsto in realtà solo per il 2009 e solo per le cosiddette Università virtuose – ovvero non “spendaccione”) e una riduzione del turn over al 50 % (anche questo previsto solo negli Atenei virtuosi). Anche i fondi che potrebbero venire stanziati per la ricerca non sono assolutamente la soluzione al problema.

Il secondo momento dell’assemblea è stato prettamente organizzativo: si è sentita la necessità di creare un nuovo organo di rappresentanza in Ateneo, che sia portavoce di ogni facoltà, a prescindere dai gruppi organizzati preesistenti.

L’organo che si verrà a creare sarà così composto:

  • due delegati per Facoltà eletti nelle Assemblee di Facoltà (revocabili)
  • un delegato in rappresentanza dei dottorandi

Il tavolo, che avrà potere decisionale, non vedrà la partecipazione di rappresentanti dei gruppi organizzati promotori del movimento.

Le assemblee dei delegati saranno chiaramente liberi e aperte a chiunque voglia ascoltare.

Si sono poi alternati al microfono ragazzi con proposte da portare nell’assemblea nazionale di Roma, che si terrà il 15-16 novembre, in seguito alla manifestazione nazionale del 14.

Previsti quattro pullman di studenti da Pavia per l’occasione.

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