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AAA CERCASI: NUOVI REDATTORI!

QUESTA È UNA CHIAMATA ALLE PENNE:
WE WANT YOU!

Vi siete mai chiesti come si lavora nella redazione di Inchiostro? Come funziona la scelta degli argomenti e dei redattori? Avete mai pensato quali sono gli step che deve affrontare un articolo prima di finire su un foglio di carta come quello che avete per le mani?
Et voilà, questo è il pezzo che vi svelerà i misteri che si celano dietro la produzione di un numero di  Inchiostro – e che ovviamente vi elettrizzeranno a tal punto da volerne fare parte!

Come tutte le migliori ricette, un Inchiostro è frutto del lavoro meticoloso degli chefs di redazione e degli ingredienti segreti utilizzati per renderlo il più accattivante possibile.

DA DOVE SI COMINCIA?
Un Inchiostro nasce su un tabellone numerato dalle caselle vuote, il “timone”. Durante la riunione del lunedì sera (giorno sacro in cui una setta di redattori si incontra a palazzo Botta) si cerca di dare vita a un brainstorming collettivo e partorire idee geniali. Giunti a un ragionevole numero di proposte ci si appresta a distribuirle con criterio nel nostro timone riducendo gli spazi bianchi.

QUALI SONO GLI ARGOMENTI? COME SI DISTRIBUISCONO?
Com’è chiaro dalla raffinatissima impaginatura dei nostri numeri, nella barra in alto si precisa il tema:

– Politica
– Università
– Cultura
– Speciale
– 😀 (sì, una faccina felice per i pezzi easy)

il tutto squisitamente legato alla vita pavese di noi studenti. Un’attenzione particolare viene data all’apertura di giornale con l’editoriale, e alla sezione centrale con lo speciale che si accaparra ben quattro pagine. Questi pezzi hanno del fascino mistico per chiunque entri in redazione: questi sono gli articoli maggiormente impegnati, quelli che devono saper toccare corde di reale interesse e quelli che vi faranno innamorare delle 20 pagine che avete tra le mani. Se da un lato l’editoriale dovrà spingervi in una spirale di dipendenza da Inchiostro con una sorta di calcio alla Leonida in 300 verso un tunnel senza uscita, dall’altro lo speciale dovrà captare la vostra attenzione a partire dalla copertina accattivante e, al centro della rivista, con interviste piccanti, sintassi ben oliata e frasi da addentare una a una.

I REDATTORI, I CORRETTORI BOZZE E GLI IMPAGINATORI
Ma il lavoro non si limita a una sfornata di articoli stampati e rilegati asetticamente: l’impasto è solo alla prima stesura. I correttori di bozze, virtuose persone dalla conoscenza grammaticale sopraffina e con l’onore di leggere pezzi inediti, dovranno, prima che gli articoli vengano infornati, controllare che tutto vada per il meglio: dalla grammatica al numero di battute (3000 per articolo), dagli errori di battitura alla sottolineatura delle frasi più catchy.
Si passa poi agli impaginatori: persone pie e misericordiose con doti tecnologiche superiori a noi comuni giocatori di CandyCrush. Il loro ruolo è quello di glassare gli articoli, bordarli di crema dolcissima e dare vita al capolavoro estetico del giornale.

Ora che avete dato uno sguardo in cucina – ehm volevo dire, in redazione – potete unirvi alla truppa dando sfogo alle vostre capacità:

– redattori
– correttori di bozze
– impaginatori
– vignettisti
– fotografi
– muli da soma per trasportare gli Inchiostri nei dispenser dell’Università

INCHIOSTRO WANTS YOU!

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