Università

Nasce la rete delle scuole di eccellenza

 

di Erica Gazzoldi

 

Il 2010 ha visto nascere la Rete degli Allievi delle Scuole e degli Istituti di Studi Superiori Universitari. Si tratta degli istituti che offrono borse di studio, corsi e diplomi supplementari agli studenti particolarmente dotati, previo esame d’ammissione. In altre parole, sono omologhe allo IUSS pavese. Realtà, peraltro, che fatica a farsi conoscere, perché nel cono d’ombra proiettato dalla vicina Università degli studi di Milano.
Della Rete fanno parte: la Scuola Normale Superiore di Pisa; la Scuola di Studi Superiori Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna di Pisa; l’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia; l’Istituto di Studi Superori – Collegio Superiore dell’Università di Bologna; la Scuola Superiore per la Formazione di Eccellenza di Catania; l’Istituto Superiore Universitario per la Formazione Interdisciplinare di Lecce; la Scuola Galileiana di Studi Superiori di Padova; la Scuola Superiore dell’Università degli Studi di Udine.
Ogni anno, l’Assemblea dei Rappresentanti si riunisce presso la sede di uno dei suddetti istituti. Nel 2012, è stato il turno di Pavia. L’incontro è stato scandito in tre giornate: 30 marzo, 31 marzo e 1 aprile. La mattina del 31 marzo ha avuto luogo il saluto delle autorità, nell’Aula Goldoniana del Ghislieri. Hanno preso la parola il prof. Andrea Belvedere, rettore del collegio, e Salvatore Veca, Vicedirettore dello IUSS. Presenti, naturalmente, i rappresentanti degli allievi IUSS: Egidio Greco e Lorenzo Dell’Oso.
Immediatamente, sul piatto è stata posta la ragione d’esistenza della Rete: il bisogno d’uno scambio d’allievi e docenti, anche provenienti dall’estero. Proprio la componente studentesca è sottolineata dall’associazione: la “spinta dal basso” è augurabile nell’ideare iniziative e nel mantenere i contatti fra scuole. È ben vero che l’offerta didattica cerca di adeguarsi al mercato del lavoro, ma gli istituti non vogliono perdere di vista neppure ciò che è tradizionale nell’università: il suo essere universo, insieme di allievi e docenti che vivono a contatto e di discipline che dialogano. L’interdisciplinarietà è proprio l’obiettivo dei corsi supplementari: a volte raggiunto, a volte meno. Non è facile proporre programmi che accontentino uomini e dei, in classi accademiche che raccolgono studenti di diverse facoltà.
Oltre a Belvedere e Veca, sono intervenuti il prof. Lorenzo Rampa (Università di Pavia) e don Paolo Pelosi, rettore del Borromeo. Il prof. Sigfrido Boffi era presente come presidente del consiglio d’amministrazione del S. Caterina da Siena. Per rappresentare lo spirito del collegio, ha scelto di citare un’allieva, Chiara Locatelli, giocatrice di basket: “Abbiamo fatto di un gruppo una squadra”.
Lo IUSS comprende molti allievi dei collegi EDiSU (Ente per il Diritto allo Studio Universitario). Essi –ha ricordato il presidente Giuseppe Faita- hanno fondato lo IUSS insieme ai collegi di merito.
A rappresentare il Collegio Nuovo, era presente l’alunna Chiara Gelati.
Si profilava, frattanto, una questione irrisolta. Lo IUSS di Pavia, come già sottolineato, non è una realtà compatta: raduna studenti di diversi istituti, che sono legati (psicologicamente e materialmente) più a essi che alla scuola superiore. Ciò pone un problema di rappresentanza. Diversi alunni chiedono di inserire nell’Assemblea dei Rappresentanti membri per ciascun singolo collegio. Per quanto riguarda le proposte di iniziative, vorrebbero evitare che rimangano inascoltate quelle dei collegiali non ammessi allo IUSS.
La neonata Rete, dunque, ha già posto in tavola le proprie carte, buone e cattive. Per seguirne gli sviluppi, bisognerà attendere l’anno prossimo. Un anno che vedrà –forse- più studenti rappresentanti al tavolo delle trattative.

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