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X edizione della Caccia al tesoro Intercollegiale

Nella giornata di venerdì 28 aprile le strade di Pavia sono state animate dalle urla e dai cori delle formazioni di sedici collegi pavesi, che hanno dato vita alla decima edizione della Caccia al Tesoro Intercollegiale

Ogni realtà collegiale ha presentato una squadra composta da quindici matricole e due collegiali più grandi, con il ruolo di anziani-accompagnatori, seguiti da due fagioli (studenti al secondo anno di collegio) di un altro collegio, con il compito di vigilare sul corretto svolgimento della competizione.

La gara ha visto le varie compagini sfidarsi in gare di abilità e conoscenza lungo un percorso a stazioni, che comprendeva, come sempre, vari collegi e luoghi d’interesse della città.

Diciassette le tappe in totale, da raggiungere risolvendo degli indovinelli, consegnati ai vari gruppi di volta in volta, terminato un gioco. Novità assoluta di quest’anno la tappa-Comitato situata davanti all’ Aula del ‘400, in Piazza Leonardo Da Vinci, dove era prevista una prova per gli anziani accompagnatori.

Le regole sono quelle di sempre: il gruppo, percorrendo il tragitto, a volta anche lungo, che va da collegio a collegio, da tappa a tappa,  non deve mai disunirsi. Non possono inoltre essere usati cellulari, mezzi di locomozione o denaro. Prima della partenza, sono state consegnate delle liste, indicanti vari oggetti, da trovare per ottenere ulteriori, preziosi punti. Tra questi spiccano un selfie davanti al collegio S.Agostino, che quest’anno è il grande assente, due hosomaki, un biscotto della fortuna, una ciabatta, un bacio over 65 e qualcosa di decennale.

La  manifestazione si apre alle ore 16.30 davanti all’Aula del ‘400, con l’arrivo delle varie formazioni. Nonostante il clima di festa, fin da subito si riesce ad intuire quanto il livello di agonismo sia alto. Le storiche rivalità, Borromeo-Ghislieri, Nuovo-S.Caterina, Cairoli-Fraccaro, si accendono sotto forma di cori e sfottò, ma tutte le formazioni sono ben decise a spodestare dal trono il Volta, già vincitore delle due passate edizioni.

Dopo i saluti di rito, parte la caccia vera e propria, che vede fin da subito i ragazzi del Volta intenzionati a riconquistare il titolo di campioni. Diretti inseguitori sono le formazioni dello Spallanzani, Fraccaro, Maino e Cairoli. Agguerritissime anche le ragazze del Nuovo, che dall’alto dei loro undici copponi vinti, vogliono confermare la loro nomea di vincenti.

Serrata è anche la corsa all’ambitissima Nutria di Legno, premio speciale che si assegna agli ultimi arrivati. Il Don Bosco, da tradizione, parte con i favori del pronostico per l’assegnazione di tale riconoscimento.

Tra le prove, una delle migliori e delle più difficili, è quella del Cairoli: dopo aver abbattuto una torre di lattine, la matricola deve superare un breve percorso ad ostacoli, per poi trovarsi davanti ad una scacchiera. Qui dovrà muovere un solo pezzo e non comunicare la sua mossa ai compagni in fila. Scopo della prova è mangiare le due torri avversarie. (Ogni riferimento a rivalità con il Fraccaro in questa prova è puramente casuale).

Interessante anche la tappa in Don Bosco, che prevede di legare un pennarello sulla schiena di un partecipante e usare quest’ultimo per disegnare vari oggetti, che il resto della squadra deve poi indovinare (la location per questo collegio è il Lungoticino, nei pressi del Ponte Coperto, con la sempre presente giovialità, memoriale del motto “Il bere vince sempre sul male”).

Anche le strutture giocano un ruolo importante al fine di creare il mood giusto, soprattutto quelle del Borromeo e dello Spallanzani. Nel primo, le squadre svolgono il gioco nell’ampio giardino borromaico: grande assente il cigno Giovanni! Nel secondo, un gong, delle katane conficcate nel terreno, nonché un folto pubblico di collegiali affacciato alle finestre che danno sull’interno dell’edificio, creano un’atmosfera surreale e ostile, che mette alla prova i nervi degli sventurati partecipanti.

Non sono mancate certo le polemiche in aula del ‘400, tra i membri del comitato che difendono le proprie squadre. Restano dubbi anche sulla debita attribuzione di eventuali punti di penalità ad alcune formazioni, che potrebbero aver influito sulla classifica finale. Penalità più lievi sono state assegnate ai collegi che non hanno rispettato l’immunità, intonando cori goliardici contro i rivali più stretti.

L’arrivo previsto è alle 23 in Aula del ‘400, da cui tutto ha avuto inizio. Per quest’ora, non tutti i gruppi sono riusciti a completare il giro previsto, ma resta ammirevole il fatto che varie compagini abbiano perso del tempo prezioso per portare in spalla chi tra loro era meno allenato, pur di finire la Caccia tutti insieme.

Successivamente la festa si sposta in Piazza della Vittoria, dove, dal palco fatto allestire per l’occasione, viene proclamato il vincitore. Nonostante le polemiche, trionfa, ancora una volta, il Collegio Volta, che si porta a casa la coppa e completa il primo threepeat (tre titoli di fila) della storia della Caccia al Tesoro. A loro, ora, l’onore e l’onere di organizzare la festa per tutti i partecipanti.

Nutria di Legno, come da pronostico, ai ragazzi del Collegio Don Bosco, che si confermano maestri in questa specialità. In seconda posizione lo Spallanzani; terzo il collegio del Maino.

 

Classifica:

1- Volta (146 punti)

2- Spallanzani (140 pt.)

3- Maino(138 pt.)

4- Fraccaro (125,5 pt.)

5- Cairoli (120 pt.)

6- Golgi (104 pt.)

7- Castiglioni (97 pt.)

8- S. Caterina (93 pt.)

9- Ghislieri (92,5 pt.)

10- Borromeo (85 pt.)

11- Nuovo (82 pt.)

12- Cardano (80,5 pt.)

13- Valla (74 pt.)

14- Senatore (69 pt.)

15- Griziotti (-9 pt.)

16- Don Bosco

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