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Winter School Digital Humanities per i beni storico-artistici

Dal 20 al 25 gennaio 2020, presso l’Università degli studi di Pavia, si terrà la Winter School dedicata alle Digital Humanities per i beni storico artistici.

Dire “informatica applicata alle discipline umanistiche” può fare paura. Si potrebbe pensare che si tratti di due argomenti completamente separati. In realtà, al giorno d’oggi, le competenze informatiche fanno parte del bagaglio di formazione richiesto in moltissimi ambiti lavorativi. Non si tratta solo di una questione di catalogazione.
Durante la Winter school interverranno numerose figure di studiosi da diverse parti d’Italia, che si occupano di cataloghi multimediali, conservazione del digitale, ricostruzione virtuale di manoscritti, catalogazione di archivi personali di storici dell’arte, mostre virtuali, mercato dell’arte nell’era di Internet, metadatazione.
Al mattino, sono previsti dei laboratori dove gli iscritti dovranno agire in prima persona con il proprio pc, usufruendo di specifici software condivisi per l’occasione.

DI COSA TRATTA 

La Winter School in Digital Humanities per i beni storico-artistici è dedicata alle applicazioni di tecnologie informatiche finalizzate alla realizzazione di risorse digitali che permettano di aggiungere valore alla conoscenza dei beni, attraverso la realizzazione di percorsi tra dati e informazioni presenti in documentazione di diversa natura (fotografie, corrispondenza, quaderni di studio, pubblicazioni, mostre, audio e videoregistrazioni, siti web). 

COSA OFFRE 

La Winter School intende offrire una formazione di base per coloro che non hanno esperienze di informatica umanistica o che vogliono approfondire il suo impatto nella valorizzazione dei beni attraverso lo studio e la pubblicazione di fonti documentarie, fotografiche, bibliografiche e testuali. 

COSA È RICHIESTO 

Non sono richieste conoscenze informatiche specifiche. Una conoscenza di base dei criteri di descrizione dei beni storico- artistici è invece desiderabile. 

TEMA 

Oggetto della sperimentazione sarà un campione di testi e documenti di varia natura tratti dall’Archivio di Wart Arslan, che di questa Università fu il primo docente ordinario di Storia dell’arte. 

A CHI SI RIVOLGE 

In primo luogo a studenti di corsi di laurea magistrale di indirizzo storico-artistico a dottorandi e ricercatori di ambito storico- artistico, ma non soltanto. L’approccio trasversale e la realizzazione di strumenti di ricerca e valorizzazione multidisciplinari resi possibili dall’applicazione delle tecnologie digitali rende la partecipazione alla Winter School utile anche a studenti di corsi di laurea di indirizzo storico, filologico, archeologico, archivistico-biblioteconomico a dottorandi e ricercatori afferenti ai corrispondenti raggruppamenti disciplinari.

ATTIVITÀ PREVISTE 

La Winter School prevede tre tipologie di attività: 1. formazione su standard, protocolli e linguaggi di marcatura; 2. laboratori su sviluppi digitali finalizzati alla documentazione, all’archiviazione e alla valorizzazione di fonti, collezioni e ricerche relative ai beni storico-artistici; 3. presentazione di realizzazioni significative nell’applicazione di tecniche digitali alla valorizzazione dei beni culturali. 

COMITATO SCIENTIFICO 

Paul Gabriele Weston
Paolo Campiglio
Pier Luigi Mulas
Monica Visioli
TUTOR: Chiara Valli 

L’evento è supportato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) nell’ambito dell’iniziativa “Dipartimenti di Eccellenza 2018 – 2022” 

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