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A Winter Fable – il nuovo lavoro di Robert Wilson

L’artista statunitense Robert Wilson, mosso dalla volontà di «fare qualcosa di italiano» in riconoscenza del collezionista Giuseppe Panza scomparso nel 2010, ha realizzato un’installazione permanente ispirata al racconto di Comare Volpe e Compare Lupo, fiaba popolare della tradizione napoletana trascritta per la prima volta da Benedetto Croce e poi ripresa da Italo Calvino e inserita nella raccolta Fiabe italiane edita nel 1956 per Einaudi. “C’era una volta un lupo e una volpe che si dicevano compare e comare e fecero il patto di dividere tutto quello che riuscivano a prendere” così inizia la fiaba, Comare Volpe e Compare Lupo si promettono aiuto reciproco, ma il lupo, ingordo, rompe il patto e si rifiuta di condividere l’agnello con la volpe, che deciderà di vendicarsi.  È una favola antica, storia di una esistenza difficile e feroce.

L’installazione è composta da un trittico di ritratti video dei protagonisti della favola: il lupo, la volpe e l’agnello. A winter fable2È un’opera di avanguardia ma per l’autore «Avanguardia è riscoprire i classici.». I ritratti video sono interconnessi, l’opera diventa così una vera e propria rappresentazione, onirica e surreale. Wilson mostra la sua inconfondibile abilità di raccontare le emozioni e le sensazioni attraverso le immagini, senza dare indicazioni di lettura o giudizi, ma permettendo all’osservatore di farsi domande, di immedesimarsi. In sottofondo il rumore del soffio del vento si alterna alla colonna sonora composta dal duo musicale CocoRosie, già collaboratori dell’artista nella messa in scena dello spettacolo Peter Pan, una filastrocca inquietante dal titolo Bloody Face.

«Le favole sono universali perché ci parlano della natura umana» ha spiegato il geniale artista il 15 Maggio, in occasione della presentazione dell’opera: «Questa fiaba ha tanti significati, non solo nella trama ma anche nei protagonisti, che non a caso sono tre, un numero simbolico, religioso. Ma penso anche alle Tre Sorelle di Cechov» ha poi aggiunto «Le favole non sono senza tempo, per me sono ricche di tempo. I racconti popolari e le favole mi hanno sempre affascinato e credo di condividere la stessa attrazione provata da Calvino che girò per l’Italia per raccogliere fiabe popolari», Calvino che «Riteneva che le fiabe fossero vere, un catalogo di destini che ogni uomo e donna ha a disposizione».

L’opera rimarrà visibile fino al prossimo 15 ottobre in Villa Panza a Varese, in occasione della mostra, presentata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano, dal titolo: Tales, Robert Wilson per Villa Panza a cura di Noah Koshbin, curatore dei progetti espositivi dello Studio Wilson e Anna Bernardini, direttore del museo di Villa Panza. Al termine dell’esposizione, la video-installazione entrerà a far parte della collezione permanente.

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