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Wearsafe: un modo per essere sicure

“La realtà è che il diritto a camminare di sera da sole per strada senza essere molestate non è così condiviso, non è entrato a far parte di noi come avrebbe dovuto, forse non è stato sufficientemente coltivato, ogni giorno, come si fa con le cose delicate che rischiano, se trascurate, di spezzarsi.” (La Stampa, 8 gennaio 2016)

In seguito ai fatti di Colonia e alle statistiche a riguardo non meno rassicuranti, il tema delle aggressioni, rivolte prevalentemente alle donne, ci tocca da vicino.

L’emancipazione, la ricerca dell’indipendenza, hanno portato anche il sesso femminile a compiere azioni che prima non praticava così spesso, come il camminare da sole per strada. Questo è un diritto, non deve fare paura, le donne di ogni nazione e stato sociale non devono avere la necessità di essere accompagnate a casa, notte o giorno che sia, devono acquistare la certezza di vivere in un Paese civilizzato, in cui la sicurezza viene prima di tutto. Non essendo ancora questa la condizione in cui le donne devono vivere, ci si sta muovendo affinché la vita di ognuna possa essere in tutti i modi salvaguardata e rispettata nella sua indipendenza.

Nel corso degli ultimi anni sono state progettate numerose applicazioni per smartphone con l’intento di garantire una maggiore sicurezza a coloro che si avventuravano da sole in giro per la città: il tempo necessario a cercare il cellulare nella borsetta non era un fattore sempre rassicurante. Serviva uno strumento di uso immediato, sempre a portata di mano, in grado di evitare perdite di tempo ed avvertire immediatamente parenti e, nel caso, forze dell’ordine. Negli ultimi giorni è stato quindi progettato Wearsafe, strumento utilizzabile come fosse una spilla, un ciondolo di piccole dimensioni; si tratta di un pulsante indossabile che, una volta premuto, invia un messaggio ed una mail ad amici e parenti. I dati inviati non si limitano ad una richiesta di aiuto, ma sono allegati a informazioni gps sul luogo in cui si trova la persona aggredita e, volendo, anche informazioni audio, sui precedenti 60 secondi al fatto. Chi aiuterà la malcapitata avrà quindi tutte le informazioni che gli permetteranno di sapere come agire nel modo più utile. Il dispositivo funziona in simbiosi con lo smartphone, al quale è collegato tramite Bluetooth. Inoltre sia il mittente che i destinatari devono avere prima scaricato l’applicazione sul proprio cellulare per poter poi essere connessi con lo strumento.

Non ci resta che adottare la nuova strategia ed avventurarci per le strade della città in tutta sicurezza!

 

Valentina Fraire

Studentessa al primo anno di Scienze e tecniche psicologiche presso l'Università degli Studi di Pavia

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