AttualitàRiflessioni

Verso un nuovo inizio

Iniziare un nuovo cammino spaventa, ma dopo ogni passo ci accorgiamo quanto fosse pericoloso rimanere fermi.” Già perché, come dice Benigni, iniziare qualcosa fa paura; risulta facile dire “parto, mollo tutto, lascio questa città di provincia divorata da pregiudizi e stereotipi per cercare qualcosa di nuovo lontano da qui”. È una frase che credo tutti abbiano detto, o almeno pensato, no? C’è chi scappa da una situazione scomoda, chi da un amore finito male o forse proprio mai iniziato,chi per realizzarsi e per vedere i propri progetti diventare realtà e c’è anche chi non perde l’occasione di fuggire da quella quotidianità troppo stretta in cui è immerso fino al collo e sente il desiderio, anzi il dovere di aprire le ali e iniziare a volare da solo (metaforisticamente parlando, ovviamente).
imageInsomma è arrivato il momento di scrivere un nuovo capitolo della propria vita e l’università può essere sicuramente un buon punto di partenza.
Una volta scelta l’Università ed aver deciso quale corso di studio ci porterà verso la consueta disoccupazione (scherzo…spero) non ci resta altro che rispondere ad un’ultima domanda “ Pendolare o fuori sede?”. Beh, difficile scegliere ma nel caso di alcuni di noi i Chilometri vogliono che ci separiamo, detta alla “Pascoliana”, dal Nido e che iniziamo un nuovo viaggio lontano da casa. Il primo Step da fare è, indubbiamente, cercare un nuovo , molto più economico ma possibilmente vicino all’Università e magari anche al centro…. con una stanza singola con possibilmente un piccolo terrazzino…e un bagno personale… già che ci siamo anche con la vasca… e magari che abbia anche un piccolo garage in cui custodire quella bicicletta che ho trovato in offerta su Ebay e che mai utilizzerò perché fa troppa fatica ogni volta prenderla e rimetterla al proprio posto. Ed è allora che succede..Iniziamo a fare un passo indietro (anche due magari) a causa di quelle dannate cifre mastodontiche che infrangono le nostre povere pupille; che si tratti di un sito di affitti o semplicemente la bacheca di annunci dell’Università alcuni prezzi degli affitti sono assurdi. Veramente assurdi. Gente che ti propone una vera e propria “bettola” lontana chilometri da tutto e da tutti, nel Bronx più assoluto ma che continua a stressarti via messaggi per fissare un appuntamento. Non la voglio la tua cantina trasformata mini appartamento per tre persone!!!! In effetti quando inizi visitare le prime case, cominci a farti un’idea di ciò che ti aspetta; mi è capitato di entrare in una casa (non voglio svelarvi il sesso dei coinquilini che al momento vi abitavano) che aveva le parvenze di un magazzino. Scatole ovunque, vestiti utilizzati come tappeto per il bagno, l’aria che sapeva di sigarette e broccoli. Lo schifo. Ricordo che mia mamma non appena uscita mi disse “io lì dentro manco morta ti ci lascio”. E allora nuovo giro nuova corsa , non ci resta che continuare a cercare e alla fine se siamo un po’ fortunati arriva la botta di c**o e trovi la casa che possa essere compatibile e che possa avere un minimo di decoro; magari non ci sarà la vasca, non sarai ad esattamente 5 minuti a piedi dal centro però non appena entri senti subito che può andare. Ed è fatta! Il primo step è concluso. Ora non devi far altro che firmare il contratto annuale, ascoltare i tuoi genitori parlare di come l’hanno trovata per tutto il viaggio di ritorno verso casa e rientrare nel tuo nido, dormire nella tua camera e realizzare quanto tutto questo stia avvenendo così velocemente. Prima di addormentarti ecco che sorge la fatidica domanda “Lisa, sei sicura che ce la farai? E se ti capitasse la coinquilina rockettara che alle 7 della mattina accendesse a tutto volume lo stereo? O se invece dovessi convivere con una depressa cronica perennemente incazzata con il mondo che manco ti saluta? O se invece condividessi la casa con una festaiola della serie Mille e una notte?” (e mille non sono le storie che racconta) ? … e allora pensi imitando una frase di un film di De Sica “mo’ son uccelletti senza zucchero… son c***i amari!”. Buonanotte Lisa, ‘sta volta te la sei proprio cercata!.

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