CulturaPaviaUniversità

Una laurea con lode e tanto sudore

di Simone Lo Giudice

“A…A…Abbronzatissima, sotto i raggi del sole, come è bello sognare, abbracciato con te!”

Ebbene sì, scomodiamo un Edoardo Vianello qualunque per raccontarvi come è stato possibile sopravvivere alla XXIII edizione della Giornata del Laureato. Sabato pomeriggio il Cortile Teresiano del nostro ateneo ha preso le sembianze di una gigantesca friggitrice, intenta a cucinare a puntino un buon numero di persone ben vestite e di ragazzi lodati a più riprese.
Riprendendo la tradizione dei collegi anglosassoni, la Comunità accademica di Pavia ha festeggiato così i migliori neo-laureati dell’ultimo Anno Accademico. Apertasi con l’ultima uscita ufficiale dell’ex rettore Angiolino Stella, la cerimonia ha conferito visibilità a Giulia Biffi, ex-studentessa del Collegio Ghislieri e adesso a Cambridge grazie a una borsa di studio. «Serve passione, determinazione e grinta»: questo il consiglio della ricercatrice di origini bergamasche, le cui recenti scoperte sono state pubblicate perfino su Nature Chemistry. Un intervento prezioso, rilasciato da una ragazza meritevole nel bel mezzo della frittura collettiva.

Se anche a voi capita di partecipare come ospiti, invitati da un amico degno di lode, vi consigliamo un basilare equipaggiamento di cui munirvi: cappellino (meglio se con visiera!), almeno un paio di bottigliette d’acqua e magari una granita d’asporto (comprata appena prima di andare al patibolo). Siamo ironici, perché festeggiare una giornata così speciale in un momento climaticamente snervante come il luglio padano non è la scelta più felice del mondo. E quando cominci a pregustare il buffet (gentilmente offerto dall’EDISU e in prima persona dal suo presidente Giuseppe Faita), inizi a pensare che in fondo il sole era il male minore. Plotoni di zanzare inferocite ti aspettano ovunque: vicino al bar, all’ingresso del bagno, rigorosamente in tutti i cortili. Per poi constatare come, dopo una cerimonia pomposa e quasi sacra, davanti al cibo siamo tutti uguali e soprattutto discretamente animali. Le file non esistono, i bei vestiti non comportano un atteggiamento consono, la fame detta l’unica legge possibile. Non mettiamo in discussione la cerimonia, bensì la sua realizzazione complessiva. Festeggiare appena prima o subito dopo l’estate sarebbe proprio impossibile? Oppure che l’Università non voglia mettere ulteriormente alla prova le sue eccellenze, testandone la capacità di sopravvivenza? Optiamo con ironia per la seconda scelta, a ribadire ancora una volta concetto: una laurea con lode bisogna davvero sudarsela!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *