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Un ricordo di Carrie Fisher

di Cristina Spinetti

“Take your broken heart, make it into art.”

aCome mi disse una volta la mia amica, la cara defunta principessa Leia: “Prendi il tuo cuore spezzato, trasformalo in arte”

Si conclude così il lungo e sentito discorso che ha fatto Meryl Streep sul palco dei Golben Globe, dove ha vinto il premio alla carriera. Dopo due settimane dalla morte di Carrie Fisher, continuano ad emergere tanti bei ricordi dai suoi amici e colleghi, come ad esempio il post di Mark Hamill sull’Hollywood Reporter. Basta fare una piccola ricerca su internet per essere inondati da qualunque tipo di informazione sulla sua carriera come attrice, sulla sua vita complicata e sulla sua personalità tanto forte quanto vulnerabile. Leggendo in giro i ricordi di chi le è stato vicino emerge il profilo di una persona che tutti vorrebbero avere come amica.

Sempre in internet, questo strano mondo parallelo di cui anche noi di Birdmen facciamo parte, è uscita recentemente una petizione per chiedere alla Disney di riconoscere ufficialmente Leia come principessa Disney. Non voglio entrare nel merito della questione, ma in mezzo a tutto questo rimbombare di notizie più o meno utili vorremmo dare anche noi il nostro contributo.

Più che una principessa Leia era una combattente, molto più simile ad una Mononoke miyazakiana che ad una Cenerentola. L’anno scorso, con l’uscita di Star Wars VII – Il risveglio della forza, l’attrice, allora 59enne, ha subìto una serie di critiche su Twitter in cui la si prendeva in giro per il suo aspetto fisico e la si accusava di essere invecchiata male. Vogliamo ricordarla attraverso un’intervista che ha rilasciato a riguardo per la NBC nel dicembre del 2015, perché crediamo che da queste parole venga fuori tutta la sua personalità fatta di intelligenza, ironia e Forza.

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“Per favore smettetela di discutere sul fatto che io sia invecchiata bene o no. Sfortunatamente questo ferisce tutti i miei sentimenti. Giovinezza e bellezza non sono traguardi. Sono temporanei, felici sottoprodotti del tempo e/o del DNA. Non sprecate fiato per questi. Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, a qualcun altro non gliene sarebbe fregato un cazzo.”

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