Università

Un quadro sulle elezioni delle rappresentanze studentesche e del CNSU

Le elezioni sono del Coordinamento per il diritto allo studio-UDU. Si riconferma, quindi, il risultato del biennio 2014-2016, che aveva visto le liste del Coordinamento affermarsi nella maggior parte dei Consigli didattici e di dipartimento e negli organi maggiori. Anche quest’anno Azione Universitaria riesce a portare un solo rappresentante in Senato Accademico – Collegio Macroarea di Scienze Umanistiche e Sociali, mentre in Senato Accademico – Collegio Macroarea di Scienze e Tecnologie e di Scienze della Vita, in CdA, nei Nuclei di Valutazione, nel CDA dell’Edisu e nel Comitato per lo Sport Universitario sono stati eletti i candidati del Coordinamento.

Una vittoria piena. Eppure questo risultato ora chiaramente positivo non è sembrato scontato, durante le due giornate di voto. Alla fine della prima, le proiezioni non mostravano il Coordinamento in sicuro vantaggio. Nella mezza giornata seguente la partita si stava ancora giocando. A un’ora dall’inizio degli scrutini poi, quando sono iniziate ad arrivare le prime notizie dai seggi, le bandiere e le magliette rosse del Coordinamento per il diritto allo studio-UDU si sono riversate nei cortili dell’Università Centrale, che per il pomeriggio è diventata il palcoscenico dei loro cori di vittoria.

Il distacco dalle altre liste è elevato. Non solo negli organi maggiori, anche nei Consigli didattici e di Dipartimento, se si tiene conto del fatto che il Gruppo Kos è da considerarsi un “alleato” del Coordinamento (le due associazioni hanno un patto di collaborazione elettorale, in virtù del quale al Senato Accademico Scientifico viene scelto un candidato dal Gruppo Kos). Azione Universitaria, infatti, conquista una presenza importante solo nei Consigli didattici di CIM e CPM, delle Lauree Magistrali in Farmacia e Farmacia forense e in Professioni Sanitarie della Prevenzione; come da tradizione, è poi forte nei Consigli di dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali e di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense  (rispettivamente con undici rappresentanti su tredici e con sette rappresentanti su sette).

La lista UDU si impone anche alle elezioni per il CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari). Il MIUR non ha ancora ufficializzato i risultati, ma la situazione è ormai chiara. A Pavia l’UDU ha raccolto 1272 voti, contro i 487 per Azione Universitaria. Si rispecchia così la realtà nazionale, che anche vede prevalere l’UDU sugli altri gruppi (nella circoscrizione Nord-Ovest, di cui fa parte l’UniPv, il candidato più votato appartiene però al gruppo Lista Aperta – Ateneo Studenti – Obiettivo Studenti).

Purtroppo un altro dato che si riconferma è la bassa, bassa affluenza; anzi si registra un ulteriore calo rispetto alle scorse elezioni. La percentuale dei votanti supera appena il 10%. Le percentuali più alte si sono segnalate nelle votazioni per gli organi minori di Medicina: per il Consiglio Didattico di Medicina e Chirurgia del corso Golgi ha votato il 26,24% degli aventi diritto e per il Consiglio Didattico del corso Harvey il 23,49%; in entrambi ha prevalso il Gruppo Kos, con un paio di comparse della lista Ateneo Studenti Pavia. A parte questo risultato positivo però, rimane da chiedersi se c’è il bisogno di migliorare l’informazione sulle elezioni per il prossimo biennio e se la dialettica delle associazioni universitarie possa essere incentivata.

 

 

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