Università

Un futuro meno incerto per Mantova

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Qualche settimana fa, alcuni studenti di Ingegneria del polo distaccato di Mantova, ci hanno scritto per segnalarci una situazione quantomeno anomala.
La Fondazione Università di Mantova, con il sindaco di Mantova, il Ministero e altri enti hanno sottoscritto un protocollo, senza avvisare l’Università di Pavia. Tale protocollo <<non prevede alcuna attività di sostegno ai corsi in Ingegneria, per i quali, anzi, si prospetta una “ricognizione dell’attuale offerta formativa” che lascia trasparire l’intenzione di procedere alla loro possibile disattivazione e sostituzione con non meglio precisate e fumose“ connessioni tra le competenze del Politecnico nel campo dell’Ingegneria e le esigenze del territorio mantovano>>.
Rischio tagli, quindi. Ancora una volta. E la minaccia di sospendere tutta l’attività didattica con il nuovo anno accademico.
Abbiamo, dunque, chiesto loro di raccontarci nel dettaglio l’evolvere della vicenda.

di Martina Marogna

L’Università di Pavia entra a Mantova nel ’92 per l’esigenza di avere percorsi universitari in questa città: nacquero i Diplomi in Ing. dell’Ambiente e delle Risorse e Ing. Informatica, che si trasformarono poi nei Corsi di Laurea attuali. Questi corsi sono finanziati dalla sede di Pavia ma anche dalla Fondazione Università di Mantova (FUM) così composta: Comune e Provincia di Mantova, Camera di Commercio e Associazione Industriali della provincia. La facoltà è stata voluta e sostenuta da questi Enti affinché contribuisca con loro allo sviluppo socio-economico del territorio che nei suoi anni di vita  si è sempre più radicata, portando oltre 800 laureati. Molti oggi lavorano nel territorio mantovano e molte sono le collaborazioni per tirocini con Aziende. La FUM e la Facoltà di Ingegneria nel 2009 hanno sottoscritto un accordo di valenza decennale dove si stabiliva che la FUM riconosce a Pavia l’unico referente per la formazione universitaria nell’ambito di ingegneria e che potrà fare accordi con altre università solo tramite Pavia. Conoscendo ciò, studenti e docenti di Mantova sono stati turbati dalla pubblicazione del “Protocollo di Intesa per lo sviluppo dei poli universitari mantovani” il 21 Marzo scorso. Sottoscritto da ministro Gelmini,  regione, FUM e Politecnico di Milano, il documento sembra escludere Pavia dal polo universitario mantovano. Si legge infatti che:“la Fondazione ha avviato con Pavia la ricognizione dell’offerta formativa per valutarne la sostenibilità, promuovendo la continuità dell’azione formativa e di ricerca nel campo dell’ingegneria del Politecnico”. Il Preside di Facoltà indice un’assemblea pubblica la settimana successiva per definire il Protocollo che non gli è sembrato del tutto chiaro, tantomeno a docenti e studenti riguardo la permanenza della facoltà a Mantova. Dall’assemblea tutti sono usciti con la speranza che entro il 30 aprile FUM e Università di Pavia riuscissero a trovare un accordo. Subito gli studenti si sono mobilitati con una lettera (pubblicata sul sito di inchiostro) inviata a tutti i firmatari del protocollo per chiedere chiarezza e  sicurezza per il futuro a Mantova. Inoltre, armati di striscioni e maglietta bianca, segno di apoliticità, hanno organizzato una manifestazione in piazza  per informare sulle vicende e far capire che hanno cuore il proseguimento degli studi in questa sede. Sperano così di aver contribuito positivamente all’accordo che dovrebbe essere stato fatto di cui ancora non si sa nulla.

IL NOSTRO PUNTO DI VISTA

di Alessandro Piva

«Ingegno: facoltà dello spirito di intuire e giudicare le cose con prontezza e perspicacia; capacità inventiva applicata sia all’esecuzione di opere manuali, sia a trovare le vie, i modi e i mezzi per risolvere problemi, per eliminare le difficoltà che ostacolano la riuscita di un lavoro.» [cit. Treccani]

Con questa semplice ma essenziale definizione vorremmo sottolineare sulla natura della parola stessa “ingegno” e delle parole ad essa collegate, come ad esempio “ingegneria”.
Potremmo trovare altre sfumature per descrivere il nostro mestiere ed evidenziarne la rilevanza che occupa nella società, ma lo spazio è ristretto e le priorità sono ben altre; negli ultimi mesi è stata messa in discussione più volte la permanenza della Facoltà di Ingegneria di Mantova e ciò ha scosso notevolmente i nostri animi, soprattutto dopo esser venuti a conoscenza di un Protocollo minatorio firmato in favore esclusivo della Facoltà di Architettura. A questo proposito abbiamo voluto far sentire la nostra voce, indipendente e distaccata da ogni colore o partito, per far capire le nostre paure e richieste; questi sono i nostri diritti di liberi cittadini e ciò l’abbiamo fatto con una lettera scritta, che potrete leggere sul sito del giornale, e con una manifestazione pacifica in Piazza Mantegna il 14 Aprile.
Scendendo in piazza abbiamo voluto esternare in maniera decisa ma pacifica le nostre idee anche al mondo che ci circonda e che non è troppo distante dai nostri problemi; si è cercato quindi di interagire e responsabilizzare la cittadinanza mantovana, che troppo spesso ignora la presenza della nostra università e soprattutto non è informata a dovere dagli enti locali sull’importanza che riveste la figura dell’ingegnere nel territorio mantovano. Tagliare i fondi o peggio, chiudere Ingegneria a Mantova, sarebbe a tutti gli effetti un suicidio socioculturale per la città e senza mezzi termini segnerebbe un passo indietro difficilmente difendibile e riparabile; aprendo così le porte ad un futuro incerto e zoppo, privando così definitivamente le aziende e gli enti pubblici locali di “tecnici” preparati a sfide nuove e lanciati verso il progresso di questa città altrimenti morta e arroccata su progetti vecchi ed immobilistici.
Attualmente siamo venuti a conoscenza di una trattativa tra la Fondazione di Mantova e l’Università di Pavia e sembra che il nostro movimento abbia convinto le parti a raggiungere un accordo formale sui corsi di laurea di Ingegneria a Mantova.

Posizione degli studenti in merito al “Protocollo di intesa per lo sviluppo del sistema dei poli universitari mantovani”

LA SITUAZIONE ATTUALE E IL COMUNICATO DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA

Ai docenti e agli studenti

dei Corsi di Studio di Ingegneria

svolti nella sede di Mantova

“Con riferimento alle difficoltà insorte nei rapporti fra l’Università di Pavia e la Fondazione Università di Mantova che hanno fatto temere una possibile disattivazione dei Corsi di Laurea in Ingegneria, comunico che nei giorni scorsi è stato raggiunto, fra le due Istituzioni, un accordo generale che, anche grazie a nuove modalità di presenza dell’Università di Pavia in Mantova, prefigura un consolidamento delle iniziative didattiche svolte a Mantova dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pavia.

L’accordo raggiunto richiede ancora alcune precisazioni su dettagli non irrilevanti sotto il profilo economico.

Tuttavia, la Facoltà di Ingegneria è molto fiduciosa circa l’esito positivo della trattativa:  mentre sta lavorando di concerto con la Fondazione Università di Mantova alla definizione e alla messa a punto di tutti i termini dell’accordo, sta concludendo l’iter amministrativo per l’attivazione nell’a.a. 2011/12 dell’offerta didattica già programmata per la sede di Mantova.

Questa offerta, come già indicato nel corso dell’assemblea del 20 marzo, contempla:

–          attivazione del C.d.L. in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio (ex D.M. 17/10)

–          attivazione del C.d.L. in Ingegneria Informatica (ex D.M. 17/10)

–          2° e 3° anno del C.d.L. in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio (ex D.M. 270/04)

–          2° e 3° anno del C.d.L. in Ingegneria Meccatronica (ex D.M. 270/04)

–          Master di 1° livello in Protezione dell’Ambiente e dei Siti industriali  (valido come 1° anno per l’iscrizione al C.d.L.M. in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio di Pavia ex D.M. 17/10)

–          2° anno del C.d.L.M. in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio (ex D.M. 270/04).

Sarà mia cura comunicarvi i fatti rilevanti che interverranno nel prossimo futuro.

Nel frattempo, vi invito a lavorare con la consueta serenità e vi porgo i miei migliori saluti.

Carlo Ciaponi

Preside della Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Pavia”

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