Attualità

Un articolo che si è fatto da solo

di Giovanni Cervi Ciboldi

Il candidato all’esame universitario di logica applicata individui da quale schieramento politico provengono gli autori delle seguenti affermazioni.

«Se davvero vogliamo attuare la rivoluzione culturale, allora dobbiamo innanzitutto sforzarci noi stessi di abbandonare logiche individualistiche, protagonistiche e particolaristiche, a cui siamo stati abituati sino ad ora. Pertanto, non intendo focalizzare l’attenzione sulla mia persona nello specifico».

«Questa è una pianta di aloe arborescens, una delle varie varietà di aloe. Le sue caratteristiche sono che è una pianta antiossidante ed anticancerogena. Più in la ci abbiamo messo una pianta di limoni, con quei frutti possiamo farci un detersivo per i piatti e per la lavastoviglie che non inquina».

«L’ intelligenza collettiva è formata da tanti io ma è più dei tanti io […] ad esempio qui in Campania potremmo risolvere gran parte dei problemi interfacciandoci tra di noi in rete e scambiandoci informazioni andando a creare appunto quella intelligenza collettiva di cui dicevo prima».

«È diviso in tre capitoli: religione, 11 settembre, la massoneria alla fine, cioè, il controllo globale. Cioè, non so se lo sapete, ma in America hanno già iniziato a mettere i microchip all’interno del corpo umano per registrare, per mettere i soldi: quindi è un controllo di tutta la popolazione».

«Ritengo opportuno un ritorno ad una maggiore moralità o solidarietà umana. Un esempio lampante di questa carenza è che il nostro sistema non prevede determinati tipi di persone, di soggetti. Sei un clandestino? Non esisti. Sei una prostituta? Non esisti. Sei nato in Italia? In molti casi non esisti come tale».

«Io propongo la mia persona non perché credo di avere qualità intellettuali superiori al novanta per cento della popolazione».

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