Cultura

Turista per un giorno… ma non per caso #1

Questa rubrica si propone di istruire persone coscienti di non aver ancora visitato, per i motivi più disparati e che non staremo ad analizzare, dei luoghi della nostra regione che sarebbe un peccato non vedere almeno una volta nella vita.

Se abbiamo delle bellezze a pochi passi da noi perché poltrire sul divano? Andiamo alla scoperta!

Ogni giovedì sarò qui per proporvi un itinerario che parte da casa vostra, o meglio, da un posto frequentato dalla maggior parte di noi studenti dell’Unipv, la stazione, e guidarvi attraverso la selva oscura di Pavia e dintorni.

Tutto ciò che dovete fare è semplicemente continuare a leggere e munirvi di un’app del meteo per capire quando è meglio avventurarsi in queste esperienze di vita… se così le vogliamo chiamare.

Quando scrivo che vi guiderò passo dopo passo, intendo che non dovrete nemmeno stressarvi per scegliere la musica o accendere il Gps, penso a tutto io!

In base alla stagione e ispirandomi ad avvenimenti del mese, vi guiderò per farvi godere al massimo di alcune “chicche”!

E quindi, perchè no? Partiamo subito con il primo breve spunto per farvi capire nel concreto che cosa ho in mente per voi!

A novembre si sa, il tempo non è il massimo, ci dobbiamo ancora abituare al freddo e i ricordi dell’estate sono ancora fervidi nella nostra mente. Abbiamo tutti aspettato il primo ponte per svagarci un po’, e c’è stata una ricorrenza che anche se non è nostrana, piace a molti!

Esattamente, Halloween ha ormai preso sempre più spazio tra le feste italiane ed è forse più considerata di carnevale, soprattutto per chi, ama gli horror, The Walking Dead, gli scherzetti ma soprattutto i dolcetti! Malgrado questo evento sia passato da qualche settimana, ammetterete che tutto il mese di novembre mantiene quella cupa aria di inquietante desolazione da “ponte dei morti”. Così, per rimanere in tema, vi propongo una gita a Milano, per scoprire come una chiesa possa stupirci ed essere a tema con una festa che di religioso non ha molto.

Prima di tutto vi propongo di partire la mattina, poichè nei weekend, il nostro luogo d’interesse è aperto fino a mezzogiorno.

Il treno delle 9:39 per Milano Centrale costa 4€ e in 20 minuti siete a Milano Rogoredo.

Scendete in metro, se non siete muniti di biglietto prendetene uno alle macchinette, il singolo costa 1,50€, ha una durata di 90 minuti e consente un solo accesso in metro, mentre il giornaliero costa 4,50€. Prendete la linea gialla in direzione Comasina e scendete in Duomo. Fermatevi un secondo a pensare che davanti a voi avete uno dei monumenti più belli del mondo e sotto di voi scorre ancora il Naviglio, un tempo usato per trasportare i blocchi di marmo per la costruzione del Duomo.

Ma non abbiamo molto tempo prima che la chiesa chiuda, quindi bando alle ciance.

Proseguite sulla destra del duomo, fino ad arrivare in Piazza Fontana. Davanti a voi troverete la Banca del famoso attentato del 12 dicembre 1969, gli anni di piombo dell’Italia. Dietro a uno dei simboli dell’economia milanese si trova la vostra meta, una costruzione bianca dalla parte opposta della strada. Dopo aver attraversato, percorrete una stradina pedonale fino a ritrovarvi sul piazzale della chiesa, e il gioco è fatto!

Di fronte a voi troverete una chiesa più maestosa, alla cui sinistra ci sarà la vostra tanto agognata meta. Siete finalmente giunti alla Chiesa di San Bernardino… alle ossa. Il nome non è scelto a caso, anzi.

Una volta entrati, proseguendo lungo uno stretto corridoio, che troverete dopo aver dato una veloce occhiata a quella che sembra una chiesa come tante, rimarrete a bocca aperta: ci sono migliaia di teschi e altri resti umani a decorare le pareti dell’ossario, in composizioni artistiche di croci tenute insieme solamente da sottili reticelle. E, in alto, i crani che osservano in silenzio fedeli e turisti. C’è chi dice che sono ciò che rimane dei cristiani uccisi dagli eretici, magari gli appestati manzoniani del 1630, o forse solo le ossa esumate dal vecchio ospedale della zona. La leggenda che ho sentito più spesso è che molti dei martiri e monaci che hanno assistito agli anni d’oro di questa chiesa o addirittura alla sua costruzione, abbiano fatto richiesta, una volta passati a miglior vita, di essere “sepolti” nella chiesa stessa. È un luogo unico nel suo genere, che in pochi a Milano conoscono e che in un pomeriggio grigio di novembre è ideale da visitare.

Una volta ultimata la vostra visita potete tornare da dove siete venuti, o sia dal Duomo.

Per non andare in un fast food, vi consiglio di proseguire nella vietta appena dopo la Rinascente per trovarvi, come lo chiamo io, nel triangolo del cibo: Spontini per un buon trancio di pizza, Luini per un panzerotto da urlo e Cioccolati italiani per un dessert o un gelato che vi farà sciogliere.

Come seconda tappa, nel pomeriggio, vi consiglio di visitare una delle botteghe di costumi più antiche della città: La bottega del Carnevale Torriani. Lasciandovi alle spalle il Duomo, andate a sinistra verso via Dante e una volta in piazza Cairoli imboccate via Mercato alla vostra destra. La bottega è al numero 5 e potete raggiungerla con un tram che percorre tutta la via o con una bella passeggiata lungo questa strada che porta fino a uno dei più bei quartieri della città, Brera!

Conclusa la visita e qualche compera è ormai tempo di tornare al rifugio sicuro: tornate in Duomo, Cairoli o andate alla stazione vicina di Lanza, una metro è pronta per portarvi alla stazione da voi preferita che vi farà raggiungere Pavia in meno che non si dica!

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