Tragedia annunciata

di Alberto Scaravaggi

Ieri sono tornato da Perugia e da Assisi, ho visto la bellezza di quei posti e ho visto di cosa è stato capace l’uomo. Meraviglie naturali e bellezze architettoniche, ma anche un territorio altamente sismico e grande incuria. Poco lontano, in Abruzzo, ieri notte una forte scossa di terremoto ha sconvolto la bellezza di luoghi simili a quelli che ho visitato. L’Italia centrale famosa in tutto il mondo per il suo equilibrio straordinario, in cui si sono incontrate la bellezza della natura e la bellezza dell’ingegno umano, è  stata nuovamente colpita. Si è spezzato un equilibrio: la natura ha mostrato il suo volto crudele e l’uomo non è stato capace di prevenire, di ascoltare, di agire. Adesso tutti si mobilitano, ma per anni sono state rimandate quelle scelte concrete che cambiano le cose; sono stati ignorati gli appelli e gli avvertimenti. Milioni di persone sono nelle stesse condizioni degli abruzzesi, soprattutto le regioni centro meridionali sono a rischio sismico altissimo, ma il numero di edifici adeguati è praticamente nullo. A partire dagli edifici pubblici bisogna rimediare subito; questo sarebbe un piano dell’edilizia davvero urgente e utile. Purtroppo, ora non riesco ad intravedere una speranza nelle istituzioni, forse mi sbaglio, ma non credo di essere l’unico. Tuttavia, riesco ancora a credere nello spirito delle persone comuni e in un valore fondante della nostra Nazione: la solidarietà. Bisogna trarre una lezione da questa tragedia, è l’unico modo per uscire da una condizione immobile e corrotta che attanaglia l’intero nostro Paese.

(foto: http://www.flickr.com/photos/36044185@N03/)