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Torneo 6 Nazioni: Italia umiliata, l’Irlanda vince tutto

Il confine tra semplice sconfitta ed umiliazione spesso si supera facilmente, anche troppo. Si può perdere a testa alta e con onore, altre volte invece si cade nel baratro della delusione, costretti ad uscire di scena a capo chino sotto una nuvola di vergogna.

Ne sanno qualcosa i giocatori della nazionale italiana di rugby, che nel Torneo 6 Nazioni troppo spesso hanno dimenticato quanto sia importante l’orgoglio in questo sport. L’ennesima dimostrazione è arrivata sabato scorso nella quinta e ultima giornata della competizione, contro il Galles allo stadio Olimpico di Roma. Gli avversari si sono giocati la vittoria nella classifica generale del Torneo, noi invece li abbiamo affrontati con l’unico obiettivo di difendere la faccia e il punteggio. È andata male ad entrambe le formazioni: l’Irlanda ha conquistato il Trofeo a discapito dei gallesi, l’Italia ha concluso il match con un imbarazzante 20-61.

Rugby 6 Nazioni, Irlanda vs ItaliaEppure il primo tempo è sembrato iniziare sotto una buona stella per gli azzurri: grazie a due calci piazzati e alla meta di Venditti, i nostri sono arrivati all’intervallo della prima frazione di gioco con un discreto ed inaspettato 13-14. Un piccolo vantaggio psicologico per gli ospiti, ma un risultato più che positivo per i nostri connazionali.

Al rientro in campo però la situazione si è ribaltata drasticamente, complice un vero e proprio “cedimento strutturale” degli italiani. Il Galles ha guadagnato una marea di punti sfruttando ogni singolo errore dei padroni di casa, arrivando a marcare una meta in media ogni 5 minuti. L’Italia è rimasta semplicemente sopraffatta, in totale blackout, e il buon primo tempo è caduto ben presto nel dimenticatoio.

L’intervallo ha segnato il punto di rottura dell’intero incontro, mettendo in campo una squadra irriconoscibile rispetto a quella schierata nel primo tempo. Così dalla speranza si è presto passati alla volontà di veder finire il match il prima possibile. La conclusione è arrivata dopo la seconda meta italiana segnata da Sarto, poca cosa se paragonata alle 8 marcate dagli avversari. Umiliazione, appunto.

Si potrebbero tirare in ballo i troppi infortuni che hanno costretto in panchina molti azzurri, tra i quali il capitano Parisse. Ma, di fatto, un risultato del Yoann Huget celebrates with Mathieu Bastareaud 7/2/2015genere rimane ingiustificabile, soprattutto in vista dei Campionati del Mondo che si giocheranno in Inghilterra il prossimo settembre. Un’ Italia a questo livello di preparazione non meriterebbe nemmeno di partecipare. Fortunatamente, all’appuntamento iridato mancano ancora 6 mesi, abbastanza per tentare di ricostruire una squadra degna di prendervi parte.

Di questo 6 Nazioni portiamo a casa tanta delusione: abbiamo evitato il Cucchiaio di Legno, ma moralmente è come se ne avessimo vinti due. La vittoria contro la Scozia a metà Torneo è offuscata dalle ultime eclatanti sconfitte. In ogni caso è assolutamente necessario ripartire da qui, correggendo gli errori e ammettendo le proprie colpe, perché l’onore si può riconquistare. Dopotutto, c’è ancora un po’ di speranza in fondo al tunnel.

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