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Recensione – Too big to fail

 

di Roberta Odicino

 

Too big to fail – Letteralmente “troppo grande per fallire”. Il titolo riassume la trama ed il senso del film: le grandi banche americane non possono fallire. Anzi vanno salvate. Questo è proprio quello che tenta di fare Henry “Hank” Paulson, Segretario del Tesoro Americano, insieme ai suoi collaboratori e ad alcune delle figure più importanti dell’economia mondiale come il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke. Il film è una cronaca dettagliata ed avvincente degli avvenimenti che portarono alla bancarotta della Lehman Brothers e all’iniezione di capitali nel mercato al fine di salvare le altre banche in difficoltà e scongiurare così un’ulteriore collasso economico.

La trama non è di facile comprensione ed il ritmo incalzante di certo non aiuta lo spettatore che ,sempre in procinto di comprendere le scene appena passate, si trova sommerso da una miriade di avvenimenti concentrati in poco più di un’ora e mezza di film. Per comprendere appieno il film è necessaria quindi una conoscenza, almeno basica, dell’economia, delle sue dinamiche e degli avvenimenti della crisi, che è già stata ribattezzata “grande depressione del terzo millenio”. Senza questo requisito molti degli accadimenti e dei dialoghi potranno apparire incomprensibili o comunque poco chiari.

L’utilizzo sapiente di scene reali prese da notiziari e conferenze stampe smorzano il ritmo del film e lo rallentano, donandogli un tocco in più di realismo. Proprio il realismo è il miglior pregio di questo film che, grazie alla straordinaria interpretazione dei suoi attori catapulta lo spettatore nelle camere del potere, dove si decidono le sorti dell’economia mondiale. Forse quello che manca è il lato umano, rappresentato soltanto in poche rare scene, in cui il protagonista,Henry Paulson, si lascia andare alla disperazione, alle preoccupazioni e a malesseri fisici che lo riportano tra noi comuni mortali e ce lo fanno percepire sotto un’altra luce, più umana, appunto. Nessuno accenno è invece fatto alle persone comuni che appaiono soltanto in qualità di clienti che non hanno alcun potere decisionale e quindi nessuna importanza.

A rendere speciale questa pellicola ci pensano gli attori da William Hurt che interpreta Henry Paulson, a Paul Giamatti che interpreta Ben Bernanke, senza dimenticare James Woods, il Dick Fuld della Lehman Brothers e Billy Crudup alias Timothy Geithner della Federal Reserve di New York. Il cast femminile invece è povero, sorretto dall’ottima Cynthia Nixon che, svestiti i panni della Miranda di Sex and the city, interpreta Michele Davis, ovvero la responsabile delle relazioni pubbliche del Tesoro americano; a cui dobbiamo le poche spiegazioni che aiutano lo spettatore a comprendere meglio gli eventi del film.

La pellicola ,tratta dal libro omonimo di Andrew Ross Sorkin e prodotto dalla HBO, è stata presentata Fuori concorso al Festival del cinema di Roma ed è andato in onda in esclusiva su Sky Cinema 1.

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