AttualitàCultura

Tempo di Libri 2018: Un’étoile in Fiera

Quando l’Arte incontra la Musica, nasce la Danza. Corpi che raccontano, “cantano” e illustrano storie affascinanti. Il loro movimento si fa linguaggio ed ecco che trova spazio a Tempo di Libri, la fiera internazionale dedicata all’editoria che ha saputo avvalorare la forza comunicativa di questa forma d’ Arte.

Domenica 11 marzo, ore 17, l’Arena Robinson pullula di persone. Tutti stretti l’uno all’altro, ognuno cerca di conquistarsi la visuale migliore. C’è chi si lamenta per il caldo, chi si arrabbia con il vicino che occupa troppo spazio, chi prova a sedersi in terra perché i minuti di attesa in piedi sembrano infiniti, ma al grido “sta arrivando” prende il sopravvento l’emozione. In mezzo alla folla si apre un piccolo passaggio e compare l’étoile Roberto Bolle. Reduce dal grande debutto del Bolero nella rivisitazione di Maurice Bèjart, presso il Teatro alla Scala, raggiunge la fiera per lasciarsi intervistare da AIMG_20180314_211826nna Bandettini, redattrice di La repubblica. Con il sorriso e la gentilezza che lo caratterizzano come uomo, racconta di sé e del successo ottenuto la sera precedente. Dopo molti anni di attesa, è riuscito a coronare un altro sogno: danzare sulle note del Bolero di Ravel nel Teatro d’Opera di Milano, che considera la sua vera casa. Un balletto estremamente impegnativo della durata di quindici minuti, in un crescendo continuo di ripetizioni e che prevede per il primo ballerino una posizione scenica privilegiata ovvero su un tavolo rosso, circondato dal Corpo di Ballo maschile che gli si avvicina sempre più, fino all'”esplosione finale“. Una coreografia  “potente, sensuale, unica che non è solo esecuzione e interpretazione, ma è qualcosa che trasforma il danzatore. Bolle diventa forza, energia, passione per lunghi minuti, trasportando gli spettatori in quella sorta di dimensione rituale. 

Questo ennesimo trionfo lo ripaga di tutti gli sforzi fisici, emotivi, le innumerevoli rinunce, che rappresentano la quotidianità di chi sceglie di dedicare fin dall’infanzia la vita alla danza. È proprio questo il messaggio che lancia ai giovani: talento, passione, determinazione sono componenti importanti, ma se non si è pronti a compiere sacrifici quotidianamente, si può conseguire solo un successo fragile e temporaneo, destinato a cadere dinnanzi alle prime difficoltà. A breve ricorrerà il decimo anniversario di Roberto Bolle in qualità di Principal Dancer dell’American Ballet Theatre, un titolo di altissimo prestigio per il quale si dichiara onorato. Ogni esibizione ha per lui il sapore di una sfida con se stesso, sfida in cui cerca di migliorarsi e di sorprendere il pubblico, non sentendosi mai arrivato, ma danzando sempre con il desiderio di riconfermarsi Étoile a Milano, Principal Dancer a New York e volto della Danza nel resto del mondo; un mito che continuerà a riempire le pagine dei libri dedicati a questa incantevole Arte.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *