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Taboo – Viaggio tribale nella Londra più oscura [Birdmen]

L’ozio serale è spesso fatale: capita di fare zapping in Tv, di passare su Sky Atlantic e leggere Taboo. A quel punto ci si domanda quale possa essere la trama di una serie con un nome del genere, e il risultato è sorprendente.

Taboo è una serie trasmessa a Gennaio nel Regno Unito e approdata da noi questo 21 Aprile, diretta da Steven Knight, prodotta e ideata da Tom Hardy e da suo padre Chips (tra i produttori esecutivi compare anche il buon vecchio Ridley Scott). La prima stagione si compone di 8 episodi da 60 minuti ciascuno.

<<Nel 1814, in pieno conflitto Anglo-Americano, l’avventuriero James Keziah Delaney (Tom Hardy), dopo aver passato molti anni in Africa, torna a Londra per riscuotere l’eredità del padre. Ben presto dovrà fare i conti con il suo misterioso passato, fronteggiando la potente Compagnia britannica delle Indie Orientali. >>

Fin qui la trama è quella di un thriller storico, ma già dal primo episodio emerge la componente esoterica, tribale, che caratterizza il protagonista al punto da fargli parlare il Twi, la lingua dei nativi del Ghana. L’introversione di James Delaney stuzzica lo spettatore e lo spinge a chiedere spiegazioni: chi è costui? Uno sciamano, un serial killer, Sherlock Holmes?

Con un costo di 10 milioni di sterline, la serie non esita affatto a mostrare un fantastico lavoro di ricerca estetica, sfoggiando scenografie macabre e costumi pregiati, cuciti addosso ad un Tom Hardy monumentale, che pur conservando la statuarietà che caratterizzava il suo Bane ne Il cavaliere oscuro – il ritorno, interpreta un uomo rude e misterioso, un personaggio di Apocalypto con un cilindro in testa.

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Gli ingredienti per una buona serie ci sono tutti: ambientazioni alla Pirati dei Caraibi, tematiche alla Cuore di tenebra, esoterismo e magia. E poi c’è Tom Hardy, tocca fidarsi no?

 

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