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Sulla “Giornata della memoria”

Il 10 febbraio è stata la “Giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati

Già dal nome si capisce che la verità sulla questione, l’orrore che vi si nasconde, è ancora lontana dall’essere ammessa .Cominciamo dai fatti.
Nel corso degli anni 30 e 40, lo Stato Italiano, il Fascismo, ma tutto lo Stato Maggiore dell’Esercito, Carabinieri compresi, si sono adoperati attivamente a compiere una PULIZIA ETNICA nelle terre venete dei Balcani e dell’Adriatico.Centinaia di migliaia di persone, comprese donne e bambini, sono stati internati per il fatto di avere un cognome Istriano, e di non sentirsi “italiani”.
Essi erano sempre stati veneti da molti secoli, e non aveva nessuna importanza il cognome dato che i veneti lì sono sempre stati naturalmente mescolati con gli slavi che provenivano dall’entroterra.Così essi furono internati e massacrati con un sistema che a paragone i campi di concetramento nazisti erano alberghi.

Una parte, piccola, di documenti possono essere reperiti in internet, in particolare nel sito www.criminidiguerra.it/Circa 800 sono stati i criminali di guerra italiani che hanno compiuto abominevoli massacri, ma che non furono processati per il veto degli alleati.Ecco che dagli spot televisivi e dal nome dato alla ricorrenza si palesa che chi ha compiuto i massacri, gli italiani, cercano ancora oggi di mistificare i fatti.
La Jugoslavia ha domandato la loro condanna fino alla fine della sua esistenza, avendo il veto dell’ONU.
Ecco perché gli slavi-titini infoibarono, anche loro con l’obbiettivo di attuare una pulizia etnica, questa volta ai danni dei non slavi, ossia sempre veneti, quelli che sempre erano vissuti lì da secoli e che hanno costruito quelle meravigliose città che fanno oggi di Istria e Dalmatia dei attrattori di turismo.Anche loro un pochino slavi ma non del tutto, ma nemmeno italiani, in realtà né l’uno né l’altro, erano veneti.

Ora, io piango quei morti, e le centinaia di migliaia di veneti costretti a scappare ora dagli italiani, ora dagli slavi.Tutto ciò seguiva l’occupazione abusiva delle terre venete da parte di potenze straniere, nella parte Italiani furono fatti emigrare milioni di persone in 20 anni con un indebitamento e una usura di stato italiano, e subito dopo la pulizia si estese alla Venetia Balcanica.Vedo arrivare il momento in cui questi fatti verranno riconosciuti come il “genocidio del popolo veneto”, verrà riconosciuto da tutti come il massacro di un popolo da parte di potenze straniere per impossessarsi delle sue meraviglie economiche, artistiche, e per distruggere il suo modello sociale unico al mondo.Nell’attesa, un ricordo i milioni di morti, internati, ammazzati, deportati, profughi.

La redazione

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