Sport, Serie A / BIANCOnero NATALE
di Simone Lo Giudice
“Col bianco tuo candor Juve, sai dar la gioia a ogni cuor”. A Parma i tifosi bianconeri scartano l’ennesimo regalo da 3 punti, dopo il titolo di Campioni d’inverno appena conquistato. La redenzione di Alessandro Matri (con doppietta al seguito) suggella un anno straordinario per i colori bianconeri. Intanto le inseguitrici proseguono la loro rincorsa disperata, sperando che dalla Befana in poi non spetti loro soltanto carbone. Questo è un BIANCOneroNATALE.
Juve batte Cagliari per 3-1 in rimonta e su campo neutro (si è giocato a Parma per l’inagibilità dell’Is Arenas). La squadra di Conte si è svegliata nel secondo tempo, dopo una prima frazione di gioco in parte deludente. Al rigore di Pinilla hanno risposto Matri (con una doppietta) e Vucinic (al secondo goal consecutivo). Abbiamo elogiato più volte questa Juventus, capolista non solo per punti ma soprattutto per gioco. E poi badate ai segni: nella giornata in cui non trova la rete il Giovinco di turno si ritrova Matri. Per la capacità di gestire gli uomini a disposizione, Antonio Conte ricorda molto Marcello Lippi. Nel Mondiale 2006 ogni scelta dell’allenatore viareggino fu tanto azzeccata quanto fortunata. In questo Juventus tutto gira a meraviglia per una formidabile miscela di organizzazione e istinto. Impressionano i numeri bianconeri: 44 punti conquistati su 54, miglior difesa del torneo (solo 11 reti al passivo) e secondo miglior attacco (39 goal fatti). Col 2012 si chiude l’anno in cui la Juventus è tornata grande in Europa. Col 2013 potrebbero spalancarsi le porte della consacrazione europea. La Champions League è una missione possibile.
Al secondo posto fa capolino la Lazio di Petkovic, che nelle ultime 6 partite ha raccolto ben 14 punti. A Genova vince per 1-0 contro la Samp, grazie a una rete del solito Hernanes. Squadra tosta questa Lazio, ben messa in campo, determinata soprattutto. Avere Klose significa giocare un calcio concreto, finalizzato in un certo senso. Il limite di questa Lazio resta l’eccessivo pragmatismo, che paga dazio nelle partite pretenziosamente spettacolari. Secondo posto alla portata, ma il primo non le appartiene.
A 35 punti troviamo la premiata ditta Fiorentina-Inter, sebbene i rispettivi cammini sia molto diversi. Bella bellissima questa Fiorentina tutta talento e imprevedibilità (a Palermo è arrivata la terza vittoria esterna), brutta bruttissima l’Inter delle ultime 6 giornate (dalla vittoria allo Juventus Stadium in poi, per intenderci). L’involuzione degli Strama Boys ha contributo alla salita in cattedra di un Genoa palesemente modesto. A Ciro Immobile ha risposto Esteban Cambiasso, l’interista che non ti aspetta. Gli attaccanti nerazzurri non trovano la porta, ma il gioco in generale non si intravvede da giornate. E il caso Snejider (che verosimilmente si risolverà con la partenza dell’olandese durante il mercato di gennaio) ha contributo a ispessire il problema. L’Inter farebbe bene a scordarsi la Juventus, pensando solamente al secondo posto, obiettivo per il quale la concorrenza è serrata peraltro.
A 34 punti scivola il Napoli (punito col -2 per responsabilità oggettiva nella Cannavaro-Grava-Gianello story legata al calcio scommesse). Le due sconfitte consecutive col Bologna (tra Campionato e Coppa Italia) hanno minato un ambiente che ha perso serenità. Importante la vittoria di Siena, ma gli obiettivi stagionali del Napoli appaiono largamente compromessi.
Compromessa la situazione del Milan, che a Roma cade rovinosamente per 4-2. La squadra di Zeman incanta per pregi (attacco tanto formidabile) e difetti (difesa fin troppo perforabile) sempre così marcati. I ragazzi di Allegri si riscoprono improvvisamente fragili, sintomo di una guarigione tecnica che stenta ad avvenire. La zona Europa League è distante solamente 5 punti, ma quando rincorri passaggi a vuoti non può permetterteli.
Vacanze natalizie anche per noi, in attesa che la Serie A torni in campo all’Epifania per l’ultima giornata del girone d’andata. Auguri amici sportivi!