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Sport locale, Lega Pro / Un opaco Pavia fa brillare il San Marino

di Fabio Muzzio

Brutta sconfitta, uno 0-1 che quasi quasi si poteva evitare.

Brutta sconfitta, perché è la seconda di fila e ci riporta alla realtà.

Brutta sconfitta, perché la squadra è sembrata un po’ in affanno al cospetto di un avversario di buona caratura e, come si sarebbe detto un tempo, più pimpante.

Non che gli azzurri non abbiano creato occasioni, ma sono apparse più vampate estemporanee che una vera e propria costruzione di gioco.

Probabilmente anche il “Santo” Roselli, ancora in tribuna per squalifica, ci ha messo del suo con un 4-2-3-1 iniziale, che ha portato in esterna Beretta e La Camera, apparso al di sotto delle ottime prestazioni viste nelle ultime settimane,  troppo spesso avanzato e meno efficace nella costruzione sulle trame pavesi.

Tutta la squadra, comunque già detto, è apparsa poco lucida. Monticone, al debutto in maglia azzurra e nel ruolo di terzino sinistro, è apparso forse emozionato e timoroso, anche se a sua discolpa parziale il doversi confrontare con Doumbia, l’uomo più pericoloso degli ospiti. Proprio il numero 7 è stato l’autore del cross raccolto da Coda abile al 30’ nel sorprendere in mezzo all’area la difesa pavese e a battere in tuffo di testa Kovacsik.

Il San Marino ha saputo controllare la gara, guidato sapientemente dall’ex Lunardini, vero dominatore del centrocampo, al pari dell’altro ex Fogacci, davvero positivo in difesa.

Il Pavia non riesce nemmeno a sfruttare la superiorità tecnica a partire dal 62’ per il secondo giallo rimediato da Ferrero, malgrado Roselli tenti di rimescolare le carte, inserendo Meza Colli (espulso poi nel finale per qualche parola di troppo al guardalinee) al posto di Statella e, negli ultimi minuti, la terza punta, Romero. Beretta e Cesca mettono qualche brivido, ma manca la stoccata decisiva.

I play off, che erano il sogno proibito ma raggiunto tre settimane fa, sono ancora lì a pochissimi punti, ma la concorrenza, vuoi anche un mercato invernale più rilevante e consistente nell’immediato da parte delle altre, tornano a essere un miraggio (sappiamo bene che in via Alzaia il vero obiettivo rimane la salvezza).

Confido che la condizione atletica annebbiata sia una situazione passeggera e che presto torni lo smalto. L’organico è sicuramente più numeroso, si avvicinano i recuperi degli infortunati, e ci sono più opportunità di rimescolare le carte e far rifiatare magari chi da quest’estate ha sempre giocato.

Domenica c’è la trasferta insidiosa di Chiavari contro l’Entella, dove magari ritrovare il gioco e il ruolo di squadra tosta per tutti.

Alla prossima. Salut

 

P.S. Gianluca Fasano ha festeggiato le 100 partite in casacca azzurra, una vera rarità per le nuove formule dei campionati. Mi prendo il privilegio di salutarlo e “applaudirlo” anche da questo spazio: grazie capitano!

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