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Sport locale, Lega Pro / Pavia-Portogruaro: sconfitta immeritata e niente Coppa Italia TIM

di Fabio Muzzio

Quella di ieri doveva essere una partita tranquilla, oramai i giochi erano fatti, anche se c’era l’opportunità di entrare nella Coppa Italia che conta, agguantando il nono posto: non è stato così.

A giocarsi tutto era il Portogruaro guidato in panca dal mai dimenticato Armando Madonna (quei due rigori falsi come le banconote da 30 euro segnati quando indossava la maglia del Piacenza, continuano a rendermelo non particolarmente simpatico).

Il Pavia, con un sacco di giocatori titolari fuori tra infortuni e squalifiche, ha menato le danze, con un Cesca desideroso di infilare la rete di una delle sue ex squadre. Alla fine però gli azzurri incassano una sconfitta immeritata e sulla quale pesano evidenti errori arbitrali: Colarossi di Roma farà parlare di sé nei prossimi anni. Un rigore netto non concesso su Cesca, un rigore inesistente assegnato per un presunto fallo di Fasano ai danni di Altinier e un gol ospite maturato con tre giocatori del Portogruaro in fuori gioco testimoniano un rendimento non proprio esaltante.

Dopo il nulla di fatto della prima parte di gara le segnature vengono aperte da Romero 48’: subentrato quasi subito a Beretta infortunato, il perticone azzurro è abile a girare al volo di tacco un cross di Ferrini: che gol!

Cunico pareggia dopo soli sei minuti: Altinier entra in contatto con Fasano e l’arbitro decreta il rigore inesistente: 1 a 1. Altri cinque minuti e Portogruaro in vantaggio: batti e ribatti in area, con Previti, oggi al posto di Kovacsik, compie due miracoli, ma si arrende sull’ennesimo tentativo di Altinier. Il gol andava come detto annullato, ma arbitro e guardalinee avevano gli occhi altrove.

Gli azzurri un po’ irritati, almeno quanto i tifosi sugli spalti, subiscono al 18’ il terzo gol di Pondaco, questa volta abile a sfruttare una dormita della retroguardia.

Roselli cerca di cambiare qualcosa, toglie Meregalli e Ferrini e inserisce Turi e Mangiarotti: proprio quest’ultimo, che ha vissuto un po’ ai margini la stagione, accorcia per un 2 a 3 che rimarrà il risultato finale.

Si chiude così il campionato azzurro, con una salvezza strameritata e ottenuta in anticipo. E se il Trapani agguanta quella serie B persa in maniera rocambolesca lo scorso anno, il deludente Lecce dovrà passare dei playoff per tentare la risalita. Insieme ai salentini vanno agli spareggi il Carpi, il SudTirol e l’Entella (come sempre una neopromossa arriva a giocarsi la promozione.

Scende in Legapro2 il Treviso, mentre si salva il Como. Ai playout, oltre al Portogruaro (salvo per alcuni minuti quando il Como pareggiava a Carpi), che affronterà la Tritium, si scontreranno la Reggiana e il Cuneo.

Il Pavia ora guarda avanti e ha cominciato la raccolta di adesioni all’azionariato popolare (per avere tutte le informazioni vi rimando a questo link http://www.paviacalcio.it/amici-del-pavia) in attesa di iniziare una stagione senza retrocessioni, ma con i playoff aperti sino al nono posto. Ci sarà tanto da lavorare per la coppia Alessandro Zanchi – Aldo Preite, perché la squadra è formata da molti prestiti e da giocatori a fine contratto e il gruppo deve essere rifondato. Una delle poche certezze è Cesca, ancora sotto contratto, mentre per quanto riguarda la panchina la conferma di Roselli è probabile, ma non del tutto certa.

Partiranno sicuramente i prestiti Kovacsik, Di Chiara, Beretta, se ne andrà Ferrini e con lui La Camera. Vediamo se rimarranno Capogrosso, D’Orsi e Fasano, mentre ci dovrebbe essere la conferma di Zanini e Reato, che si avvia al recupero dal grave infortunio. Intanto ieri ho provato a convincere Statella, che sulla fascia potrebbe essere un bel punto fermo e di partenza.

Ora non resta che entrare in astinenza da Pavia e attendere la prima uscita nel ritiro di Salice Terme, per conoscere i nuovi.

A questo punto non mi restano che i saluti per tutti voi: all’anno prossimo!

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