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Sport locale, Lega Pro / Pavia-Como: tre punti di platino

di Fabio Muzzio

Tre punti di platino. Così scrive un amico sul nostro forum.

 

E ha ragione.

 

Il Pavia, con un rigore assai dubbio, supera il Como e intasca una vittoria che potrebbe essere decisiva per la salvezza: i 33 punti in classifica, che continuo ad ammirare, alla luce dei risultati altrui, tenendo comunque presente che qualche avversaria ha già osservato il turno di riposo, sono un bottino che mette al riparo i ragazzi del “Santo” da rischi di finire in zona play out.

 

La squadra appare stanca e un po’ ferma, il girone di andata giocato a mille sta uscendo tutto, quindi i titolari corrono più con le energie nervose che con quelle fisiche, ma il carattere e un aiuto da parte dell’arbitro hanno portato a un risultato sbloccato subito con un inizio tambureggiante (cinque occasioni rimediate nei primi tre minuti con ben quattro corner di fila) culminato con il rasoterra da fuori di Capogrosso in gol al 4’.

 

Senza capitan Fasano squalificato, al pari di Monticone, la scelta per il centrale da affiancare a D’Orsi ricade su Meregalli, senza dubbio positivo. A metà campo Readelli affianca La Camera, mentre in attacco torna Beretta in coppia con Cesca.

 

Il Como riordina subito le idee e appare molto pericoloso in avanti: Gammone in fascia destra diventa un osso duro per Zanini, spesso in affanno, così come la seconda punta Schenetti, che si trova a sprecare più di un’occasione. I lariani alzano il ritmo si prendono il centrocampo e cominciano a macinare il gioco, mettendo in difficoltà gli azzurri, che resistono poco e presi in velocità dal dialogo sullo stretto di Tremolanda-Mendicino vengono raggiunti sull’1-1 all’11.

 

La ripresa vede subito due cambi da parte di Roselli: fuori Di Chiara e Redaelli, in affanno, e dentro Ferrini e Lussardi per dare vigore alla squadra. Anche se al 53’ Ambrosini , per fallo su Cesca, ottiene il secondo giallo e l’invito a rientrare subito negli spogliatoi, il canovaccio non cambia: comaschi più tonici pavesi più fermi sulle gambe. L’equilibrio nel risultato si rompe all’83’, quando Migliorini provoca un rigore ai danni di Ferrini: vista dai Distinti non era rigore, perché l’intervento è stato prima sulla palla, e voglio essere sportivo. Dal dischetto Beretta spiazza Perucchini, facendo ulteriormente infuriare i tifosi lariani.

 

Gli ultimi minuti sono di attacco disperato per gli ospiti e di affanno azzurro, ma in realtà c’è solo tempo per un’altra espulsione proprio in chiusura: Ardito commette fallo su Cesca, secondo giallo anche per lui e triplice fischio. Esultanza da una parte e rabbia dall’altra: non poteva essere diversamente da così.

 

Il Pavia agguanta una vittoria insperata per come si era messa in campo, ma che vale molto più di quanto pesi in classifica.

 

Domenica c’è la trasferta a casa del Treviso alla caccia disperata di punti per evitare l’ultimo posto.

 

Alla prossima, salut

 

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