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IJF17 #1- Il solution journalism

Finalmente è venerdì e finalmente Inchiostro è approdato a Perugia, al Festival Internazionale del Giornalismo: siamo pronti per iniziare questo frenetico weekend, targato IJF, tutto all’insegna della più grande varietà di forme giornalismo e dei personaggi che appartengono a questo mondo. Alle 9.30 di questo soleggiato venerdì 7 aprile si è tenuta nella sala del Dottorato, nel cuore di Perugia, un incontro incentrato sul “solutions journalism”; i cinque relatori, diversi fra loro per nazionalità, esperienze e storie, hanno esposto la loro opinione attraverso esempi, foto, articoli di giornale, riguardo questa modalità di trasmettere e condividere le notizie con il resto del mondo. George Brock, Ulrik Haagerup, Tina Rosenberg, Lindsay Sample, Jim Schachter concordano sull’importanza del Solution Journalism in tempi drammatici come questi in cui il web o le reti nazionali sono popolate da notizie di stampo negativo, drammatico e molte volte crudele. Ma prima rispondiamo a questa domanda: cos’è il Solution Journalism? No, non si tratta di raccontare storie di eroi che sono pronti a sacrificare loro stessi per il bene comune mostrando qualche dote soprannaturale, e non si tratta nemmeno di celebrare qualche strana impresa ricca di colpi di scena. Lo scopo finale è uno: portare all’attenzione del pubblico il fatto che, nonostante i terribili eventi di cui siamo testimoni quotidianamente, c’è sempre qualcuno che scopre, inventa, ricerca soluzioni. Il solution journalism vuole spiegare a tutti coloro che vogliono ascoltare che le cose vanno avanti e funzionano perché c’è un motivo specifico, c’è una soluzione. Riportando solo cattive notizie, magari ingigantendole e a volte deformandole, l’unico feedback che si riceve è l’apatia da parte del pubblico. Decidendo con criterio la storia che vogliamo raccontare e la modalità attraverso cui raccontarla stiamo già determinando l’impatto che la notizia avrà sugli altri; ormai i temi della rete sono sempre gli stessi, pessimistici ma soprattutto fragili e delicati. Il dramma fa voltare le spalle delle giovani menti che iniziano ad addentrarsi nel mondo dei “grandi”. Il distaccamento e il disinteresse, dunque, non sono altro che la pura e chiara conseguenza di una mancanza di Solution Journalism. Ulrik Haageruo ha detto: “Il giornalismo non è un prodotto, l’obiettivo non è trarre profitto in quanto il giornalismo di per sé è la base della democrazia…”. Non bisogna dunque scrivere e testimoniare di fatti solo al fine di fare sharing e visualizzazioni. Bisogna capire ciò che desidera il pubblico, e in tempi come questi probabilmente il desiderio più grande è saper guardare la realtà e poter essere capaci di affrontarla, trovando appunto soluzioni concrete.

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