Pavia

Sole, gelato e reggaeton (in quel di Pavia)

Ormai da un paio di settimane il tempo, anche nella “zona climatica Pavia”, sembra voler essere clemente con i poveri studenti alle prese con le ultime lezioni dell’anno accademico e le corse contro il tempo nello studio degli enormi volumi per gli esami. La sessione estiva si avvicina, ma il sole e il caldo primaverile rendono piacevoli le giornate “in quel di Pavia” e invogliano ad uscire di casa per recarsi in uni. Salvo poi fremere senza contegno tutta mattina nell’attesa che arrivi la pausa pranzo per poter evadere dall’aula con gli amici e andare a mangiare qualcosa in riva al Ticino o nei bei cortili dell’Università che in questo periodo sono incorniciati da un meraviglioso glicine violaceo e profumato.

I luoghi dove trascorrere quel poco di relax time che viene concesso ogni giorno dall’orario fitto sono molti, sia al chiuso che all’aperto e, in particolare, ce n’è uno che nonostante la sua bellezza e tranquillità non sembra essere tanto frequentato dagli universitari: il parco del Castello. Il cancello d’ingresso si apre su un viale costeggiato da meravigliosi peschi e ciliegi fioriti ai cui piedi si stende un bel prato cosparso di margherite (uno dei pochi posti dove ancora se ne trovano!) perfetto per gli spensierati pic-nic primaverili. L’ambiente è già invitante di per sé perciò non si può non fermarsi per un break rigenerante e stendersi al sole. Qualche studente che legge sulle panchine, piccoli gruppetti di liceali, qualche nonno con i nipotini.

E poi arrivano loro. IMG-20160419-WA0023Dal viale in lontananza si scorge un oggettino che si muove, sembra un veicolo a motore…forse un Apecar. Ora si capisce meglio…è uno di quei classici carretti del gelato che si trovano in spiaggia, quelli che non si può far a meno di lodare quando arrivano perché fonte di salvezza nelle torride giornate estive. Ma, aspetta…eccone un altro! Non una, ma ben due “oasi nel deserto pavese”! Mimmo e Nico girano per il parco con i loro simpatici carretti pronti a soccorrere grandi e piccini, studenti, sportivi, nonni, nipoti… In quei piccoli furgoncini c’è di tutto: gelati con tanto di coni e coppette, granite, bibite fresche. A un certo punto Nico accende la musica e il parco si trasforma in una vera e propria stazione balneare, la musica latino americana ricorda i balli di gruppo pomeridiani in riva al mare. Qualche ragazzina si cimenta anche in un balletto improvvisato, impossibile restare fermi.Nell’osservare la scena non si può che provare una sensazione di allegria e sembra di essere già in vacanza.

Però…sarebbe bello saperne qualcosa di più, conoscere qualche informazione in più su quei due omini che riescono ad allietare un monotono e classico pomeriggio al parco. Come volevasi dimostrare, loro sono entusiasti di dare un contributo hanno voglia di raccontarsi e di fare una chiacchierata, del resto adorano stare a contatto con le persone. Entrambi, infatti, svolgono questo lavoro da diverso tempo: Nico è in proprio nel campo da una decina d’anni, Mimmo, un veterano, ormai da quindici. Tutti e due prima svolgevano altri lavori, infatti Nico lavorava a Milano da dipendente, Mimmo invece (e lo afferma con grande orgoglio e soddisfazione) ha iniziato “post pensione” dopo una vita passata sugli autobus come controllore. Quando gli chiediamo se questo lavoro gli dà più soddisfazione dell’altro risponde senza esitazione:

IMG-20160419-WA0026«Certo, parlo con tutti, con la gente anche se in effetti pure con l’altro lavoro stavo sempre in mezzo agli studenti, alle donne…andavo in giro a controllare sugli autobus e mi toccava fare le multe…ogni tanto piangevano e chiedevano di non fargliele!». Di tanto in tanto la conversazione si interrompe, bisogna pur dare attenzione ai clienti che arrivano a piccoli gruppi per chiedere un ghiacciolo fresco o una bibita dissetante.

«Non mi piace star fermo, giro sempre, sono qua, a Certosa, a Pavia provincia, un po’ dappertutto…non riesco a stare fermo!». Sia Mimmo che Nico amano questo lavoro, regala tante soddisfazioni anche se si tratta di un’attività che dipende tanto dalle stagioni, dal tempo, dall’affluenza di persone… «Vivo un po’ così, se oggi è bello e se voi comprate guadagno qualcosa, se voi non spendete nulla non porto a casa niente!».

Allora d’inverno, quando la bella stagione lascia posto ai bui pomeriggi uggiosi? Tutti e due si sono ingegnati in qualche modo… girano comunque con i loro carretti, ma vendono…caldarroste!! Chiacchierare con questi due simpatici omini è davvero piacevole, peccato che il dovere chiami…bisogna tornare a lezione (e che voglia!). Ma come ricordano i nostri nuovi amici (che cercano di tirarci su di morale), studiare è importante e ci permetterà di fare qualcosa di diverso dall’andare a vendere gelati! Non manca la proposta interessante di Nico di prendere in “eredità” la sua attività. Beh, noi ci premuniamo comunque, in caso l’Università non dovesse funzionare verremo insieme a voi a distribuire felicità per la città!IMG-20160419-WA0027

Voi studenti, invece, nella pausa pranzo, invece di rimanere in aula o andare nei soliti posti, approfittate delle belle giornate e andate a mangiarvi qualcosa al parco del Castello; fate visita a Mimmo e Nico, prendetevi un gelato e fateci una chiacchierata…non ve ne pentirete!!

 

Foto di Deborah Barattini

(Ringrazio Deborah Barattini per il suo supporto e per le foto)

Claudia Agrestino

Sono iscritta a Studi dell'Africa e dell'Asia all'Università di Pavia. Amo viaggiare e scrivere di Africa, Medioriente, musica. Il mio mantra: "Dove finiscono le storie che nessuno racconta?"

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