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Sex and the UniPV – quando l’utile soccombe al dilettevole

di Elisa Zamboni

Vi è mai capitato di imbattervi in gente assolutamente affascinante? O incredibilmente bizzarra? O totalmente fuori dal comune? Ecco, l’università è una sorta di concentrato, miscuglio, impasto di mille ingredienti estremamente unici e indimenticabili.
Ora ponetevi dal punto di vista della sottoscritta, una montanara bergamasca in terra pavese, abituata a scontrarsi con i soliti volti noti – e, per la maggiore, insignificanti: l’UniPV è il paradiso terrestre!
Mi appello a Priapo, dio del sesso, per potervi raccontare quanto vissuto.

Il primo giorno è stata una vera e propria immersione nell’eccitante: l’occhio non sapeva dove fermarsi, a chi rivolgere la propria attenzione, su chi fantasticare. Un’overdose, proprio. Di quella mattinata come non ricordare la rossa dalle punte bionde e le labbra carnose streganti? Una bomba di ormoni in ballerine e vestito nero, con collant accattivanti e sguardo misterioso. Una donna che sa il fatto suo, provocante e, senza dubbio, d’impatto. Già la vedo vestita di pelle aderentissima, con tacco 12 e giacca di jeans teschiata, scendere da una Harley ruggente (sì, scende da una moto coi tacchi perché è una donna e come tutte le donne ha doti impensabili) togliendosi il casco e lasciando fluttuare i capelli.
Mi sorride e mi saluta, presentandosi. «Piacere, Cristina!».
All’udire la sua voce non posso che trasformarla in una eroina alla Sailor Moon con codini e capelli lunghissimi e vestito succinto, che fa il suo ingresso alla fiera del fumetto.

Subito sulla stessa lunghezza d’onda, io e la mia nuova DoReMi personale avvistiamo lui: un Eddie Vedder formato tascabile. Capelli lunghi, neri e mossi, barba incolta e sguardo perso. Trasandato e intrigante, mi conquista l’anima in un secondo. Mi proietto già in camera sua, appesantita da milioni di poster alle pareti con vinili e cd, sparsi per terra e sopra lo stereo. In un angolo, amplificatore e Fender. Non desidero altro: ascoltarlo suonare Comfortably numb  spaparanzata sul suo puff viola. E forse altro, lo so, si potrebbe desiderare. Ma questo sarebbe un ottimo inizio.
Mi avvicino per presentarmi ma gli sento parlare del nuovo tour di Pupo.
Tra noi è finita e lui manco lo sa.

2 pensieri riguardo “Sex and the UniPV – quando l’utile soccombe al dilettevole

  • “Quando l’utile soccombe al dilettevole”… Il presente articolo è incentrato sull’ASSOLUTAMENTE UTILE, direi. 😉 Laudentur Venus atque Priapus, in saecula saeculorum!

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  • LadyBug

    Sei assolutamente un genio!!
    Il tuo modo di scrivere é divertente e accattivante!
    Aspetto un altro pezzo come questo 😉

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