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Salvate il soldato Ranieri

di Simone Lo Giudice

La crisi sbarca sul pianeta Inter, ancora una volta. Un Novara tira l’altro: quello dell’andata seppellì Gasperini, quello del ritorno insabbia Ranieri. Due dei quattro allenatori ingaggiati dopo il Triplete vinto da Mourinho. Per anni l’Inter ha cercato nervosamente un futuro glorioso. Adesso invece fatica a scrollarsi di dosso il recente passato da vincenti.

La Cenerentola-Novara ha strappato 6 punti all’Inter di Moratti tra andata e ritorno. La notizia pazzesca della scorsa domenica è questa. Dopo il filotto di vittorie (quasi tutte sudatissime, tra l’altro), la squadra di Ranieri si è spenta lentamente. Ha perso a Lecce (altra impresa, se vogliamo), ha pareggiato 4-4 col Palermo, ha stra-perso a Roma per 4-0 e ha riperso col Novara per 0-1 (stavolta a San Siro per giunta). Un tonfo prevedibile per una squadra assemblata in maniera  maccheronica, come le regole del fair-play finanziario impongono. Appena dopo la vittoria della Champions è partito Balotelli (2010), l’estate dopo se ne è andato Eto’o (2011), nella sessione di mercato appena conclusa ha fatto le valigie Thiago Motta (2012). Gli ultimi acquisti di livello si sono rivelati Pazzini e Nagatomo (entrambe risalgono al gennaio 2011), il resto è nebbia. E intanto la vecchia guardia ha perso più di un colpo. L’ultima spremuta di Inter ce l’ha fatta gustare Leonardo, se vogliamo. Prima di schiantarsi contro lo Schalke 04 in Champions, prima di sbattere contro il Milan nel derby del 3-0 Pato-Pato-Cassano. “Salvate il soldato Ranieri” è un coro da far ascoltare alla società, in primis a Massimo Moratti. Perchè cambiare la guida tecnica non servirebbe a niente in questo momento e perchè in fondo questa squadra non merita la qualificazione in Champions League, qualunque allenatore possa guidarla. E se l’obiettivo diventasse improvvisamente l’Europa League c’è il rischio di mancarlo. Perchè giocatori da palati fini come Maicon e Snejider potrebbero anche staccare la spina anzitempo, con la testa rivolta a un nuova avventura lontano da Milano. Sarà fondamentale la prossima sessione estiva di mercato. Per far partire un progetto nuovo, ma soprattutto credibile.

 

L’Inter si ferma a San Siro e il Milan riparte dal Friuli, dove Maxi Lopez ed El Shaarawy non fanno rimpiangere Ibrahimovic e Pato. La squadra di Allegri fa un sorpasso momentaneo, in attesa che la Juve recuperi le sue partite nella nevosa Emilia Romagna (con Parma e Bologna). Un rilancio importante quello rossonero, in vista anche del doppio impegno con l’Arsenal di Wenger in Champions League.

L’Udinese invece perde un paio di pezzi da novanta: stagione finita per Isla, un mese di stop per Di Natale. E ora incombe anche il doppio impegno europeo col PAOK Salonicco. Guidolin dovrà superare al meglio queste settimane per restare aggrappato alle primissime posizioni. Sarebbe un peccato frenare proprio adesso.

 

Torna a vincere la Lazio col Cesena (3-2 in rimonta e per giunta in inferiorità numerica), mentre la Roma si ferma a Siena. Molto sclerotico il cammino di Luis Enrique, che infila risultati utili a corrente alternata. Al tecnico spagnolo va riconosciuto il merito di aver lanciato i giovani: Borini, Caprari e Viviani sono alcuni dei volti freschi lanciati da Luis. Un cambio di mentalità importante per la Roma, soprattutto per il calcio italiano. Al primo anno in Italia il suo cammino resta comunque significativo.

Vince anche il Napoli in fine (2-0 col Chievo). Il doppio impegno in Champions col Chelsea si avvicina e la squadra di Mazzarri torna a essere brillante al San Paolo. In ogni caso sarà importante centrare la qualificazione alla finale di Coppa Italia, che offre un biglietto sicuro per la prossima Europa League, che per il Napoli varrebbe comunque la conferma europea. In attesa che la Champions regali altre musichette dopo quella di Londra, per una squadra che ha imparato a sognare.

8 pensieri riguardo “Salvate il soldato Ranieri

  • Francesco

    Definire Nagatomo un giocatore di livello mi sembra un po’ eccessivo, però.

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    • Simone

      E’ un nazionale giapponese, comunque.
      Non sarà Bale, ma sa darà un’accelerata alla manovra quando serve.

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      • Francesco

        Per me è un giocatore veramente scarso, più o meno del livello di Taiwò

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        • Giuseppe Enrico Battaglia

          ALT. Taiwo non è stato valorizzato, ma è tutto fuorché scarso, intendiamoci. Il Marsiglia è diventato grande anche grazie a lui.

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          • Francesco

            Quando mai il Marsiglia è stato grande? Taiwo avrò giocato bene nel campionato francese, ma la Serie A e il Milan sono cose diverse. Non so se lo hai visto giocare, ma era impacciato nei movimenti e insicuro di personalità. Non da Milan.

  • Giuseppe Enrico Battaglia

    Ha avuto quattro e dico quattro possibilità di scendere in campo.
    Sono un po’ pochine, e se si trovano difficoltà nell’ambientamento il gioco è fatto.
    Io l’ho visto giocare qualche partita con l’OM (grazie a Sportitalia <3 ) e posso assicurare che ciò che si è visto al Milan non è il massimo che può dare Taiwo.
    L'ho sempre detto e sempre lo ripeterò: vendetelo alla Juventus e sarà un nuovo caso Cannavaro.

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