CulturaPavia

Q.U.I.L.Y.O.U. – L’intervista completa

 

 

di Emanuele Canzonieri e Francesco Napoletano

 

Quando siete nati e come vi siete conosciuti?

Siamo nati 1 aprile 2010, conosciuti chi in università, chi in giro per Pavia.

Con che frequenza provate?

La frequenza delle prove è abbastanza scostante. Dipende dai periodi.

Come vi organizzate per le serate? Siete voi a chiedere un locale o sono gli altri che lo chiedono a voi?

Direi entrambe.

Venite pagati?

A volte si, a volte no.

 

Come definireste il vostro genere? E come siete arrivati a deidere di suonare proprio quello?

Electric funkmetal! Ci siamo arrivati col tempo e con il gusto.

Ci sono figure che vi hanno ispirato particolarmente?

Red Hot Chili Peppers, Jamiroquai, ma anche Pantera, Prodigy… E altri.

Progetti per il futuro?

Stiamo mixando il primo cd totalmente autoprodotto, di cui alcune traccie saranno sul cd dell’Umf 2011. Finito quello, pensiamo già al secondo, abbiamo già dei pezzi nuovi che valuteremo come e

 

dove registrare. Con la bella stagione avremo sicuramente qualche data nel pavese e parteciperemo magari all’Umf, una bella occasione per suonare davanti a un pubblico caliente.

 

Le tematiche delle vostre canzoni sono pensieri personali, frutto di esperienza o di studio?

Non c’é un mood in particolare… Alcune cose nascono da una semplice ispirazione, altre dall’osservazione di ciò che abbiamo intorno, altre ancora dall’introspezione. E molte dalla fantasia.

Suonate per divertirvi o per “scalare le classifiche”?

Sicuramente per divertirci, poi chissà che un giorno scriviamo la canzoncina dell’estate e vinciamo san Remo! A parte gli scherzi, per ”scalare le classifiche” in Italia bisogna andare incontro ai gusti dei produttori, che investono ovviamente su progetti che piacciano alla gente e sopratutto facciano vendere. Ciò non toglie che se un gruppo è davvero bravo a suonare il proprio genere di strada ne può fare eccome. Soprattutto all’estero.

Ci sono band pavesi con cui collaborereste?

Lo stiamo gia facendo con gli Attention Slap ed altri.

Ci sono dei rituali pre-concerto?

Non si possono dire.

Cosa ne pensate dei locali e dell’organizzazione per la musica in quel di Pavia?

Bella domanda. Diciamo che non c’é un contesto particolarmente esaltante. Purtroppo in quel di Pavia le possibilità di suonare non sono tantissime, se non spostandosi a molti chilometri dal centro. Ultimamente qualche locale sta promuovendo la musica dal vivo, ma è un attrazione che al momento coinvolge troppa poca gente e sicuramente non è paragonabile alla scena di città come Milano, dove i locali sono più numerosi. Per questo bisogna sfruttare al massimo le iniziative che promuovono musica all’aria aperta, come l’Umf, castello , ticinello… Poi non so come si chiamano tutte le altre associazioni o manifestazioni.

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