Picasso metamorfosi: Palazzo Reale apre le porte all’artista spagnolo
“Palazzo Reale è la casa italiana di Picasso” il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, introduce così la mostra organizzata dal comune in cui sono esposte più di duecento opere del rivoluzionario artista spagnolo.
La mostra “Picasso Metamorfosi” ripercorre la produzione di Picasso mettendo l’accento su alcuni temi che “tormentano” la sua carriera artistica: dal bacio, al soggetto mitologico del Minotauro, fino alle figure primitive che stanno alla base del processo di stilizzazione delle forme.
Il titolo, con il suo richiamo all’opera ovidiana, è sicuramente un modo accattivante di evidenziare l’intento della mostra che è quello di mettere in luce come Picasso prendesse e rielaborasse a modo suo i vari modelli della tradizione. Il risultato di questa interpretazione personale è la raffigurazione di una realtà distorta in cui è sempre presente una parte del mondo interiore del pittore.
Proprio questo suo rapporto con i modelli classici è oggetto delle sale dedicate alla mitologia. Picasso infatti si confronta con soggetti come il Minotauro o il fauno, simbolo di una cultura antica e tradizionalmente metafora della parte più oscura dell’uomo. I due esseri mostruosi oggettivano ed esteriorizzano l’interiorità dell’artista e la mostra ci offre un grande numero di disegni e schizzi in cui l’io interiore di Picasso assume le sembianze di questi soggetti mitologici, quasi sempre intenti a violentare una giovane donna.
“Testa di Uomo barbuto” è un quadro che illustra perfettamente questa rielaborazione di elementi presi da modelli del passato per raccontare la vita sregolata e passionale dell’artista: ci viene presentata una figura ibrida che è un’incarnazione dei due sentimenti, quello più razionale e quello più animalesco, che dominano “l’uomo Picasso”.
L’anima divisa tra l’umano e l’animale, tra il bene e il male si manifesta anche nelle opere dedicate al tema del bacio. Nella sala intitolata a questo tema, Picasso viene affiancato a Rodin e Ingres che raccontano, attraverso le loro opere, storie di amori proibiti e di unioni fisiche e mentali tra amanti. In particolare, “Paolo e Francesca” di Ingres e “Il bacio” di Rodin, esposte a Palazzo Reale, ispirano Picasso, essendo concretizzazione del suo rapporto con l’universo femminile, fatto di passioni incontrollabili e di dominio. Ingres e Rodin sono il punto di partenza dell’opera “Il bacio”, in cui Picasso raffigura i due amanti uniti in un insieme convulso, dominato dal caos dei sentimenti umani. Un’opera carica di sensualità, di uno spirito primitivo e violento espresso attraverso l’intimità di un bacio. La passione e la smania della donna sono palpabili all’interno di questa rappresentazione, che fa parte di una delle sezioni più interessanti della mostra.
La donna e la sua contemplazione rappresentano un altro spunto per una ricca produzione di opere e bozzetti esposti alla mostra. A volte rappresentata con atteggiamento ammiccante, compiaciuta dell’amore dell’amante, a volte colta nella sua vulnerabilità e nella sua inconsapevole bellezza, la figura femminile rappresenta il motore delle passioni dell’artista. Questa ricca produzione di disegni ci mette di fronte alla mente contorta di Picasso, scissa tra il lato più razionale e quello più buio e primitivo.
Procedendo tra le varie rappresentazioni, troviamo inoltre una sezione dedicata al processo di semplificazione che investe la produzione di Picasso, a partire proprio dalla raffigurazione della donna. Antichi vasi, ceramiche, idoli e statuine risalenti fino al 2500 a.C. verranno presi come esempio figurativo per un ritorno ad uno spirito primitivo, all’essenzialità della natura. Sarà la svolta definitiva per la carriera di Picasso, il quale comincerà a restituire, da più punti di vista, la realtà caotica colta sempre più a fondo nella sua essenza.
La mostra è sicuramente ben pensata e offre una visione approfondita sul dialogo tra antico e contemporaneo che interessa tutta la produzione dell’artista spagnolo. Da questo confronto emerge la sua personalità, dominata da sentimenti contrapposti e spesso in lotta tra di loro.
Tutto il percorso espositivo è accompagnato da un’audioguida, che però offre una panoramica parziale sulle opere esposte, provenienti dai più importanti musei del mondo. Sarebbe sicuramente interessante conoscere i dettagli degli innumerevoli lavori esposti anche tramite didascalie che forniscano una lettura semplice e esaustiva. Nonostante ciò, la quantità considerevole di opere contenute all’interno della mostra offre un’opportunità imperdibile sia per gli appassionati di Picasso sia per coloro che vogliono avvicinarsi all’artista per comprendere la matrice rivoluzionaria della sua pittura.