BirdmenPentedattilo film Festival

#PFF17 • Krampus

Per quest’edizione, Birdmen è media-partner del Pentedattilo film Festival, il festival internazionale di cortometraggi che si svolge a Pentedattilo (Reggio Calabria) dal 7 all’11 dicembre. Ecco le nostre recensioni in anteprima. La Redazione, inoltre, assegnerà il Premio speciale Birdmen al miglior cortometraggio d’animazione e al miglior cortometraggio live action.

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Secondo il folklore delle zone di lingua Tedesca, i Krampus sono degli uomini-caproni simili a diavoli che, nel periodo natalizio, accompagnano San Nicola (o Sinterklaas) in cerca di bambini da premiare o punire in base alla loro condotta.

Ed è proprio su questa tradizione che il regista Christof Pilsl getta le basi per una commedia-fantasy dai tratti suggestivi (a volte anche grotteschi). L’incipit è un’elegante dichiarazione di intenti da parte del regista, che stabilisce immediatamente il punto d’incontro tra realtà e fantasia facendoci spulciare all’interno di una stimolante scenografia alla Guillermo del Toro. Sin da subito veniamo incalzati da un jingle natalizio gestito e manipolato impeccabilmente fino alla fine, che introduce al dialogo tra due attori che si apprestano a interpretare San Nicola e il suo aiutante. Si tratta probabilmente del punto più lento del cortometraggio, in cui il canonico dialogo in automobile serve a creare empatia con i personaggi, senza però favorire lo sviluppo della trama.

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Parallelamente vengono mostrate le famiglie alle quali i due faranno visita: i genitori dei bambini sono fortemente caricaturali, e questo favorisce senza dubbio la recitazione di qualità che caratterizza il corto. n l’avvicinarsi della notte il ritmo si fa più incalzante, al punto che il sound design diventa determinante per la buona riuscita dei dialoghi tra genitori e figli, per poi lasciare spazio alla colonna sonora; questa si sviluppa nel corso della storia fino a tramutarsi in una sezione di archi dissonanti, coincidenti con un plot twist efficace. Il regista, nel giro di poche inquadrature, ci scaraventa in esterna immergendoci bruscamente nel clima fantasy, reso al meglio da un bellissimo paesaggio Bavarese dai colori freddi.

Il cortometraggio non stimola particolari situazioni emotive, ma si presenta guarnito di perizia registica, fotografica (ottima anche in situazioni di low light ) e scenografica (ambientazioni credibili e caratteristiche), rivelandosi all’altezza di un budget medio-alto. Il finale è molto didascalico, com’è giusto che sia per una sceneggiatura costruita su del buon folklore, perché “in ogni leggenda c’è un nucleo di verità, e prima che sorga la luce dell’alba, i veri innocenti avranno il loro riconoscimento e i colpevoli la loro punizione”.

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#PFF17

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