BirdmenPentedattilo film Festival

#PFF17 • Bart

Per quest’edizione, Birdmen è media-partner del Pentedattilo film Festival, il festival internazionale di cortometraggi che si svolge a Pentedattilo (Reggio Calabria) dal 7 all’11 dicembre. Ecco le nostre recensioni in anteprima. La Redazione, inoltre, assegnerà il Premio speciale Birdmen al miglior cortometraggio d’animazione e al miglior cortometraggio live action.

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Bart è un corto-musical di animazione in stop-motion, scritto diretto e modellato da Huang Yun – Sian, artista taiwanese, al suo primo lavoro di animazione.

Il cortometraggio racconta di Bart, giovane orfana, che sopravvive nascosta in un van abbandonato creando bambole attraverso i rifiuti, perché tutti devono avere una seconda possibilità, mentre il crudele sindaco della Città delle Meraviglie costringe tutti i cittadini poveri e malati, e chiunque non si piega a lavorare per lei, a lasciare la città. Un giorno le  bambole di Bart prendono magicamente vita. Il sindaco, informata della situazione, tenta di dar fuoco alla bambina e ai suoi nuovi amici, i quali si sacrificano per salvarla. Rimasta sola, Bart non perde la speranza.

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Huang Yun – Sian dice di essersi ispirata alle esperienze della sua vita e spera, attraverso la storia di Bart, bambina che riesce a superare le sofferenze e a sperare in un futuro luminoso, di aiutare le persone ferite a trovare la forza per riprendersi.

La direzione, la regia del corto è notevole, vengono utilizzate inquadratura particolari e soluzioni raffinate, così come ben fatti sono i modelli realizzati per lo stop-motion: i personaggi, che si dividono tra mostriciattoli, animali antropomorfi e la piccola bambina Bart, presentano tutti una fisionomia particolarmente curata e i movimenti sono credibili e animati con abilità.

Anche la sceneggiatura e l’impianto narrativo si dimostrano di buon livello nel pur breve tempo del cortometraggio toccando una molteplicità di argomenti quali ambientalismo, squilibrio tra chi detiene il potere e il resto della popolazione, amicizia, speranza, senza cadere nella superficialità e dando forma ad una sorta di apologo, una favola morale con l’ambizione di insegnare qualcosa.

Bart si sviluppa alternando parti narrative a parti in musica realizzata appositamente per il cortometraggio, giocando con i suoni delle melodie e l’uso affascinante dei colori, in un continuo dialogo tra triste ma speranzosa ironia e dramma lasciando trasparire in alcuni tratti una vena dark/grottesca tipica dei musical animati di Tim Burton quali Nightmare Before Christmas e La sposa cadavere. La storia si dimostra capace di evocare sensazioni rarefatte e contrastanti, si può percepire con chiarezza la natura culturale orientale che ne sta alla radice, e raggiungere l’obiettivo di insegnare, o almeno far riflettere, ricordando lontanamente l’atmosfera sospesa dei film ambientalisti di Hayao Miyazaki (La città incantata e La principessa Mononoke).

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For this edition, Birdmen is the media-partner of the Pentedattilo film Festival, the international short-film festival that will take place in Pentedattilo (Reggio Calabria) from 7th to 11th of December. Here is a preview of our reviews. Furthermore, we will assign a special Birdmen award to the best animation short-film and to the best live action short-film.

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Bart is a short stop-motion musical, written and directed by Huang Yun – Sian, a taiwanese artist at her first animation work.

The short film tells about Bart, a young orphan that survives hidden in a deserted van where she creates dolls from waste, because everyone must have a second chance, while the cruel Mayor of the City of Wonder forces poor and sick citizens, and anyone who doesn’t want to work for her, to leave the city. One day Bart’s dolls magically come to life. The mayor, informed of the situation, tries to set fire to the girl and her new friends, who sacrifice themselves to save her. Despite being alone, Bart doesn’t lose hope.

Huang Yun – Sian says she was inspired by her life’s experiences and she hopes, through the Bart’s story, a child who manages to overcome suffering and to hope for a bright future, to help wounded people to find the power to recover.

The short film direction is appreciable, the director uses framing details and refined solutions, as well as the dolls for stop-motion are well made: the characters, which are divided between monsters, anthropomorphic animals and the little girl Bart, are made with particular care and movements are credible and animated with competence.

In the same way the script and the narrative system present good qualities, despite the film lasts for only short time. They touch on multiple topics such as environmentalism, imbalance between those who hold power and the rest of the population, friendship and hope, without falling into the superficiality and creating a sort of apologue, a moral fable with the ambition to teach something.

Bart alternates narrative parts with music parts (music is made specifically for short films), playing with the sounds of melodies and the fascinating use of colors, in a continuous dialogue between sad but hopeful irony and drama. It also lets appear in some moments a dark / grotesque vein, typical of Tim Burton‘s animated musicals such as Nightmare Before Christmas and Corpse Bride. The short film is able to evoke rarefied and contrasting sensations, and it reaches the goal of teaching, or at least makes people thinking, it’s possibile perceive the oriental culture that stays at the roots. Bart remotely recalls the suspended atmosphere of the environmental films of Hayao Miyazaki, like Spirited Away and Princess Mononoke.

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#PFF17

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