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Peppino Impastato e Pavia

di Marta Mangiarotti

Peppino Impastato

“E’ nato nella terra dei vespri e degli aranci,
tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio…”

[I Cento Passi – MCR]


Stiamo parlando di Giuseppe Impastato, meglio conosciuto come Peppino.

Nel trentesimo anniversario della sua morte occorre ricordare il suo lavoro e farne tesoro, come dice il fratello Giovanni: «Bisogna raccogliere quanto ci ha lasciato e continuare; dare nuova vita al suo pensiero e alla sua azione di uomo libero, ma soprattutto di siciliano libero».

«Non possiamo continuare ad aspettare, abbiamo perso troppo tempo. Se non riusciamo a costruire un progetto e a trasmettere un messaggio di fiducia e di speranza alle nuove generazioni, bombardate da una strategia della diseducazione che indica come esempi da seguire personaggi di successo cinici e sfrontati, politici e rappresentanti delle istituzioni spesso sotto processo o condannati per mafia, come Dell’Utri e Cuffaro, difficilmente riusciremo a far crescere in loro una coscienza democratica e antimafiosa».

Peppino Impastato denunciava la mafia tramite la sua Radio Aut, in prima linea, candidato alle elezioni con Democrazia Proletaria. È stato ucciso, il 9 maggio del 1978, perchè lottava e parlava. Urlava.

Eletto post mortem nel consiglio comunale di Cinisi, Peppino Impastato ha visto il suo omicidio passare per parecchio tempo come attentato terroristico e addirittura come suicidio.

Solo cinque anni dopo si riconosce la matrice mafiosa.

E Solamente nel 2001 Vito Palazzolo, indicato come mandante dell’omicidio insieme al suo capo Gaetano Badalamenti dal pentito Salvatore Palazzolo, affiliato alla mafia di Cinisi, viene riconosciuto colpevole. E solo nel 2002 Badalamenti è stato condannato all’ergastolo.

Occorre ancora lavorare molto.

Il primo passo è ancora fare in modo che la sua testimonianza trovi ancora ascolto.
A Pavia il circolo Arci Radio Aut (che prende appunto il nome dalla radio di Impastato) organizza una raccolta firme per dedicare una via o un quartiere a Peppino. (valida sia per residenti che per i non residenti).

Come uomo, invece, lo ricordiamo con una sua poesia:

Fresco era il mattino
e odoroso di crisantemi.
Ricordo soltanto il suo viso
violaceo e fisso nel vuoto,
il singhiozzo della campana
e una voce amica:
“è andato in paradiso
a giocare con gli angeli,
tornerà presto
e giocherà a lungo con te”.

Per ulteriori informazioni:
http://it.wikipedia.org/wiki/Peppino_Impastato
http://www.peppinoimpastato.com/

Appello per una Manifestazione nazionale contro la mafia in occasione del Forum sociale antimafia 2008 a 30 anni dall’assassinio di Peppino Impastato:

http://www.peppinoimpastato.com/visualizza.asp?val=524

5 pensieri riguardo “Peppino Impastato e Pavia

  • Mmh…
    Ma come si fa a firmare (Martuzza…)?
    Devo entrare a Radio Aut?
    Non ho la tessera; metti il caso che arrivano le Fiamme Gialle proprio in quel momento…

    Atroce dubbio…

    Rispondi
  • Più che giusto dedicargli una via

    Rispondi
  • ale, chiedi tranquillamente al Radio Aut, la tessera te la chiedono per consumare… e poi è per firmare che entri!
    personalmente io avevo firmato a santa maria gualtieri,in occasione della chiacchierata con Colombo c’era il banchetto..
    a presto!

    Rispondi
  • La storia di Peppino Impastato è più che mai attuale anche a distanza di 30 anni. Credo che sia una grande conquista il fatto che moltissimi giovani – da nord a sud – conoscano le sue parole, i suoi slogan, le sue battaglie che iniziavano già all’interno della stessa famiglia.
    Se volete, proprio stamattina abbiamo pubblicato la cronaca della manifestazione a Cinisi: http://www.step1.it/v2_open_page.php?id=4279

    Un abbraccio a tutti!

    Rispondi
  • Giovanni

    Quando ho visto il film “I cento passi”, nn immaginavo che potesse essere esistito, un giovane come Peppino, uno dei pochi forse unico che all’epoca ebbe il coraggio di un leone.
    Peppino è il sovrano sui nostri insegnamenti, lui ha indicato la strada all’intera Italia. GRAZIE PEPPINO IMPASTATO. Uno dei tuoi tanti ammiratori…sei passato alla storia della nostra nazione

    Rispondi

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