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Pavia: play out certi, l’avversario ancora da definire

di Fabio Muzzio

Tornano i tre punti in casa azzurra: la vittoria 2 a 1 sul Como, al termine di una partita molto concreta, riporta sorriso e il terz’ultimo posto in graduatoria, perché la Spal è dietro di un punto.

Andiamo con ordine. Dopo i due punti sfumati ad Avellino i ragazzi di Roselli non possono perderne altri. Cesca, seppur propiziatore della punizione che ha regalato il secondo gol, torna al centro dell’attacco, ma disputa una partita meno brillante seppur di grande sacrificio. Fuori Meza Colli per squalifica, ripromuove titolare Cinelli a far coppia centrale con capitan Carotti. Il Como parte con un 4-1-4-1 che fa capire subito l’atteggiamento tattico di Mister Ramella.

Gli azzurri pavesi hanno la supremazia territoriale, ma pungono poco, anche se Statella è la spina nel fianco della difesa lariana. Il gol arriva al 30’: punizione di Falco e palla che carambola a Verruschi, che in area stoppa e si gira battendo, di destro, Twardzik. Incontenibile la gioia del giovane mancino, che con Roselli ha è diventato un punto fermo in un ruolo nuovo con rendimento molto positivo. I lariani, colpiti e preoccupati degli effetti per la classifica, alzano il ritmo, ma non sfondano. Solo un destro di Doumbia impegna Facchin, ma poco dopo è già ora del riposo.

Il Pavia rientra in campo probabilmente più stanco e arretra il baricentro, ma arriva comunque il raddoppio: Cesca si procura una punizione dai 25 metri al 59’; Cinelli appoggia per Statella, che con una rasoiata a fil di palo supera l’estremo ospite in grado solo di sfiorare il pallone. La partita sembra chiusa, anche se il Como cerca in tutti i modi di procurare problemi a Facchin. Falco spreca l’opportunità del terzo gol dopo una corsa di quaranta metri con Ghidotti a rincorrerlo: entrato in area supera in dribbling l’estremo ospite e tira, ma il portiere compie il miracolo con recupero prodigioso e gli dice no. Intanto risultati dagli altri campi animano gli ospiti, che riescono solo in pieno recupero ad accorciare grazie a una girata di Doumbia: troppo tardi.

I risultati: il primo e unico verdetto è la retrocessione del Foligno. Per il Pavia, che come detto ha scavalcato la Spal, c’è la certezza dei play out. La sconfitta del Como e della Tritium, prossimo avversario degli azzurri, e la vittoria del Monza rimescolano invece le carte per l’ultimo posto che costringe agli spareggi. Il Viareggio, nel superare un Pisa demotivato e con la testa alla finale di ritorno di Coppa Italia di Lega Pro, sarebbe l’attuale avversaria del Pavia, ma fino alla fine le posizioni potrebbero cambiare e regalare sorprese.

Un passo alla volta, però, occorre tentare l’impresa difficile, ma non impossibile di chiudere con altri sei punti. Poi si vedrà. Roselli in 12 partite ha ottenuto 20 punti, praticamente un miracolo in una stagione che, comunque, doveva essere ben diversa. Ma di questo, semmai, ne parleremo a tempo debito.

Domenica il Pavia chiude la stagione regolare per quanto riguarda gli incontri casalinghi: ospite, come detto, la Tritium, rivelazione della prima parte della stagione, ma con un girone di ritorno in caduta libera. Il confronto non sarà certo agevole, ma alla nostra portata. In attesa, poi, dei risultati dagli altri campi.

Alla prossima.

 

(Fonte immagine: www.paviacalcio.it)

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