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Pavia ancora sconfitto

di Fabio Muzzio

Il Pavia torna tra le mura del Fortunati e incassa la prima sconfitta casalinga e la seconda consecutiva.   Privo della fantasia di Filippo Falco, fermato da una leggera contrattura, di Derlis David Meza Colli per scelta tecnica e di Gabriele Puccio squalificato, l’undici azzurro è sembrato positivo solo in avanti, mentre è naufragato in retroguardia e ha convinto pochissimo a metà campo, dove solo capitan Carotti è risultato come sempre l’anima della squadra e il giocatore dal quale non si può prescindere.

Un Viareggio onesto e nulla più, ottiene così tre punti pesanti nella corsa verso la salvezza al termine di una gara ricca di emozioni, ma nella quale il bel gioco ha latitato.

Alla fine le contestazioni a Mister Domenicali, non impeccabile fin qui, per carità, appaiono più frutto della rabbia e della ricerca del capro espiatorio, che fondate da motivazioni reali, in quanto il vero nocciolo della questione ruota attorno all’interrogativo: doppio passaggio a vuoto oppure organico non competitivo?

La risposta rimane ancora in sospeso per l’esiguo numero di partite fin qui giocate, ma al Fortunati sono risuonati due campanelli di allarme: il primo è una dato numerico, rappresentato dai 13 gol totali al passivo, di cui 6 in 2 partite; il secondo è di reattività e riguardano le modalità delle reti incassate domenica: il gol di Lamorte è giunto dopo tre tiri e due rimpalli da parte degli avanti toscani nell’area piccola, mentre quello di Cristiani è giunto al termine di uno slalom degno del miglior Alberto Tomba, con l’avanti toscano che si è bevuto Gheller, Romeo e Fissore, praticamente immobili.

A nulla, dunque, è servito il ridisegnare la retroguardia da Domenicali dopo il naufragio ferrarese, dove Caidi, ieri in panca, era salito sul banco degli imputati.

Il Pavia ci ha provato più volte, ma vuoi un pizzico di sfortuna, vuoi le decisioni dell’arbitro, il primo tempo si è chiuso sullo 0-2 e il gol annullato a Mattia Marchi ci ha instillato più di un dubbio.

La ripresa ha mostrato la superiorità territoriale degli azzurri, ma pericolosi solo una volta con Ciccio D’Errico e in gol, finalmente, con una gran incornata di Marco Veronese, al quale ne è stato pure annullato per fuorigioco (alla fine sul tabellino gli annullamenti saranno quindi due per i pavesi e uno per i viareggini).

La sensazione provata dai più è quella di un passo indietro di una squadra, che aveva ben figurato contro Sorrento e Taranto, tra le papabili alla zona serie B, e battuto in maniera convincente il Foligno, destinato, con tutta probabilità, a recitare il ruolo di fanalino di coda.

Ulteriore nota: i vuoti al Fortunati sono stati ancora più evidenti, soprattutto alla luce del poker che la Spal ha rifilato ai ragazzi pavesi nel turno infrasettimanale. Non si può nemmeno dire che, questa volta, la concorrenza della serie A fosse così forte, visto che l’unica tra le grandi in contemporanea era la Juve:  i campionati in fondo alla classifica non piacciono e basta.

Nel prossimo incontro, ancora casalingo, l’avversario sarà il Lumezzane, una compagine sempre ostica e un po’ bestia nera: è ora di invertire la rotta, da tutti i punti di vista: forza ragazzi!

Un pensiero su “Pavia ancora sconfitto

  • Santino Pozzi

    Analisi da condividere in pieno.
    La fase difensiva è lacunosa a dir poco. Va bene che dovevamo recuperare lo svantaggio, ma certi errori si pagano cari e poi si fa durissima.

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