Notte da orbi a San Siro
di Simone Lo Giudice
Nè vincitori nè vinti, si esce sconfitti a metà. Milan-Juventus finisce 1-1 e in molti ci rimettono la faccia. In primis la sciagurata terna arbitrale, in secundis allenatori e dirigenti. Ma anche qualche giornalista (professionista per caso?). Questo l’amaro che ci tocca buttare giù, dopo una cena tutto sommato parca. Mettiamoci alle spalle questo weekend. Il Derby d’Italia non ci è piaciuto.
Sapete già tutto. Siete stati bombardati da lamentale, dietrologie e accuse. Facciamo un po’ di ordine.
C’è una Juve che arranca e il Milan passa in vantaggio (con Nocerino), c’è un goal regolare ingiustamente annullato al Milan (quello di Muntari), il primo tempo finisce.
C’è una rete immeritatamente negata alla Juve (quella di Matri), c’è un Milan che arranca e la Juve pareggia, il secondo tempo finisce.
La ricetta è tutta qui. La terna arbitrale ha fallito perchè fatta da uomini che non sono coadiuvati da macchine. Punto. Non c’è un complotto, non c’è un campionato deciso dall’alto. Passiamo agli allenatori poi. C’è Allegri che comincia bene e finisce male, c’è Conte che inizia male e conclude bene. Il Milan parte disinvolto e chiude catenacciaro, la Juve fa l’esatto contrario. Tutto qua. In pochi sono riusciti a fare un’analisi obiettiva a fine partita. E il Derby d’Italia si è tramutato ben presto nel Far West più deplorevole. Con i dirigenti a punzecchiarsi meschinamente e l’etica andata a farsi benedire.
E poi ci si mettono pure i giornalisti. Doveroso in questo caso citare il fuori-onda di Mediaset Premium: “Conte è malato mentale, vai negli spogliatoi! Che cazzo rompi i coglioni. Guarda, colpa di quel testa di cazzo, colpa di quel testa di cazzo: vai negli spogliatoi! Che per fare incazzare Ambrosini ce ne vuole”. Queste le parole di Carlo Pellegatti, paladino del credo rossonero in Europa e nel Mondo, che con la Juve si è scusato ufficialmente nella giornata di domenica. Ma non ci siamo ragazzi. Non ci siamo. Da giornalista in erba mi permetto di redarguire un comportamento simile, che fatico a definire professionale. Tifare è bello, rispettarsi di più. Il calcio resta un gioco meraviglioso, ma profondamente ammalato. Io non ho visto reti che si gonfiano, tifosi che si stringono comunque la mano, arbitri che possano chiedere scusa. La serata più bella è sfumata rapidamente in una notte da orbi a San Siro. Nessuno ci ha più visto. Derby d’Italia non ci sei piaciuto.
Dopo tutto c’è anche un altro campionato, più tranquillo per fortuna. C’è la doppia vittoria di Udinese e Lazio, che tornano prepotentemente al terzo posto. Il duello-Champions della scorsa stagione si ripropone, con Guidolin che se la gioca da favorito. Mentre Reja continua la sua avventura biancoceleste tra dimissioni ritirate e continue incomprensioni.
E’ tornato il Napoli intanto. Con 40 punti insegue proprio il tandem Udinese-Lazio a 45. Meravigliosa la prestazione dei Partenopei contro il Chelsea in Champions (mercoledì scorso), buona la gara disputata contro l’Inter di Ranieri (ieri sera). Lavezzi sta cominciando a pesare anche in zona goal. Notizie buonissime per Walter Mazzarri, fautore dei miracoli azzurri da un paio di stagioni a questa parte.
Disastrosa la Roma, che a Bergamo scivola per 4 volte a 1. Una squadra metereopatica quella di Luis Enrique. Vince e perde, perde e vince. Il possesso palla le riesce bene, il contropiede avversario la uccide. E’ ancora possibile la qualificazione alla prossima Europa League, anche se la discontinuità potrebbe comunque pesare alla fine.
Se Luis Enrique soffre, Ranieri piange. La sua Inter cade ancora una volta. Tanto per darvi un dato: nelle ultime 5 partite ha fatto gli stessi punti del Cesena (con 1 pareggio e 5 sconfitte). La società ha colpe incalcolabili, l’allenatore pesa meno del 10% in questo momento. I giocatori non stanno dando l’anima, è così. Diffidate dalle dichiarazioni di circostanza! E poi non c’è un reale obiettivo: il problema vero è questo. L’Europa League non fa venire l’acquolina in bocca all’Inter dai palati fini. Ecco perchè Moratti rischia (meritatamente in fin dei conti) di giocare la prossima stagione fuori dalle Coppe. Che Massimo se ne faccia una ragione.
Avanzo una proposta. Per me in casi del genere sarebbe giusto introdurre una regola, cioè dare la possibilità di rigiocare una partita nella quale sono presenti gravi e ripetuti errori arbitrali, ovviamente con l’assenso di entrambe le squadre; sarebbe l’unico modo per non falsare i campionati (dopo Calciopoli e calcio scommesse non illudiamoci che tutto sia finito).
E se anche nel replay si verificassero errori gravi che si fa? Si rigioca fino all’infinito?
Questo è vero, ma la probabilità sarebbe più bassa. Capisci che certi tipi di errori arbitrali falsano il campionato; se il gol di Muntari fosse stato dato il Milan avrebbe potuto dilagare e vincere la partita.
Mi pare una soluzione prima di tutto impossibile, e poi priva di senso.
Io rigiocherei tutti i campionati finché non li vince l’inter, allora.
Per far vincere l’Inter, allora dovremmo rigiocare tutti i campionati almeno dal 1989…
Io ci sto.
Prepariamoci allora, perchè col vento che tira nell’ambiente nerazzurro passeranno tanti ma tanti anni XD