Nascono le borromaiche
di Matteo Miglietta
Anche l’unico collegio di merito maschile di Pavia aprirà dal prossimo anno accademico una sezione femminile. Domenica 10 Maggio è stata infatti inaugurata la nuova struttura, adiacente all’edificio storico del Collegio Borromeo, all’incrocio fra via Darsena e via Tosi, che da settembre ospiterà al suo interno 51 ragazze. Il taglio del nastro è stato affidato al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini, durante una cerimonia che ha visto la presenza di tutte le massime autorità cittadine, del patrono principe Giberto Borromeo Arese, del rettore dell’Università Angiolino Stella, del direttore dello IUSS (Istituto Universitario Studi Superiori) Roberto Schmid, dell’Arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, di Mons. Vescovo Giovanni Giudici e dei mons. Luigi Belloli e Angelo Comini, entrambi ex rettori del collegio. La sezione femminile ha 51 posti letto, 4 mini appartamenti, 2 sale studio, cucina di piano, locale tv, emeroteca, lavanderia e uffici. Tutte le camere sono dotate di doccia e servizi igienici e si affacciano sul cortile interno, pavimentato con ciottoli di fiume conformemente alla tradizione costruttiva pavese, lo stesso motivo per cui è stato mantenuto all’esterno l’antico muro in mattoni. Tutto l’ambiente è coperto da rete WI.Fi e le studentesse potranno accedere anche ai servizi dell’edificio storico del Borromeo, dal refettorio alla biblioteca. Il concorso per accedervi si svolgerà nel mese di settembre 2009. Sono stati messi a disposizione 10 posti gratuiti e semi-gratuiti per le studentesse che si iscrivono al primo anno e in via eccezionale altri 35 posti da assegnare per titoli a studentesse che si iscrivono ad anni successivi al primo.
Durante la cerimonia d’inaugurazione il Ministro ha parlato della realtà pavese come di un modello per chi “come me vuole promuovere l’eccellenza” e del disegno di legge che presenterà fra poco sulla riforma dell’università che riserverà una delega al Governo per il diritto allo studio “perché vanno date e tutti le stesse risorse per accedere all’istruzione”. Poi l’attenzione si è spostata sul problema femminile: “quella che stiamo portando avanti è una battaglia culturale perché non sia più un fatto straordinario che posizioni di rilievo siano affidate a delle donne”. Infine gli obiettivi della riforma che sta cercando di promuovere: “primo rafforzare i modelli d’istruzione virtuosi; secondo migliorare le università e le istituzioni che fanno capo allo stato. Verrà creata un’agenzia della valutazione, così non sarà più possibile avere l’università sotto casa. Anche per questo Pavia è un modello con il 32% degli studenti che provengono da fuori regione, a fronte del 18% di media nazionale”. Il suo intervento ha seguito quello del professor Roberto Schmid, che non ha risparmiato parole d’apprezzamento per l’operato della Gelmini, e quello di don Ernesto Maggi, rettore del Borromeo dal 1989 che le si è rivolto dicendo “parliamo la stessa lingua”. Don Maggi non ha esitato così a togliersi qualche sassolino dalla scarpa e a elogiare l’operato del Borromeo che vanta una storia lunga quasi cinque secoli, esultando per averla fatta in barba ai “nemici del collegio che nell’intento di bloccare il nostro sviluppo ci hanno rafforzati spingendoci a migliorare”. Il riferimento fin troppo esplicito va al fatto che il progetto fosse già stato approvato dal Comune nel 1995, ma ha potuto essere realizzato solo ora dopo “aver superato forti resistenze da più parti e un’infinita serie di ricorsi, opposizioni e polemiche di carattere ambientale e amministrativo” come si legge nel comunicato stampa. Insomma, in un clima che sembrava distante dalla tensione che si respirava durante l’inverno, fatto di complimenti e doni di circostanza, viene da dire “per fortuna che c’è Stella”. Il nostro Rettore infatti, nel discorso che ha fatto subito dopo la messa celebrata dal Cardinale Dionigi Tettamanzi nel cortile interno della nuova struttura, diplomaticamente ma senza mezzi termini, rivolgendosi direttamente al Ministro, ha espresso i propri dubbi sul disegno di legge che verrà presentato alla Camera, ricordando che la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) sta elaborando un nuovo modello per lo stanziamento dei fondi ordinari. “Questo è un periodo difficile, ma non dobbiamo sederci e fermarci. Tenga duro Ministro! Deve esserci attenzione a ciò che si sta facendo qui a Pavia dove negli ultimi 2-3 anni c’è stato anche un deciso aumento degli studenti provenienti dall’estero. Pensiamo poi anche ai giovani che si laureano e hanno bisogno di lavorare. Detto questo, le diamo tutto il nostro appoggio per andare avanti”.