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Mostra del Museo per la Storia dell’Università

de La Redazione

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Si inaugura mercoledì 8 settembre, alle ore 17, in aula Scarpa (Strada Nuova 65), la mostra “La scienza in chiaroscuro.  Lombroso e Mantegazza a Pavia tra Darwin e Freud” che il Sistema Museale dell’Università di Pavia ha organizzato in occasione del Festival dei Saperi e che resterà aperta, in  Santa Maria Gualtieri, fino al 26 settembre 2010.
Al centro dell’esposizione, le figure, gli studi, l’insegnamento e l’antagonismo di Lombroso e Mantegazza, due scienziati che proprio a Pavia hanno avviato studi e scoperte, tessendo relazioni con i maggiori uomini di cultura della seconda metà dell’800.
Si terrà la cerimonia inaugurale della mostra, alla presenza del Rettore Angiolino Stella,del sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo e dell’assessore al Turismo e alla Cultura del Comune di Pavia Gian Marco Centinaio. Nel corso dell’inaugurazione i contenuti e il materiale in mostra saranno illustrati da Giacomo Giacobini, presidente dell’associazione nazionale Musei Scientifici,  Alberto Calligaro, preside della facoltà di medicina, Giuseppe Nappi, direttore scientifico dell’Istituto neurologico “Mondino” e dalle curatrici della mostra Antonella Berzero e Maria Carla Garbarino. La presentazione sarà coordinata dal presidente del sistema museale dell’Università di pavia, Paolo Mazzarello.
La mostra – La scienza in chiaroscuro.  Lombroso e Mantegazza a Pavia tra Darwin e Freud  resterà aperta dal 9 al 26 settembre 2010 in santa Maria Gualtieri (piazza della Vittoria) a Pavia.

È il 1852, un giovane studente si iscrive alla facoltà di Medicina di Pavia. Non è uno dei tanti, è destinato a lasciare un segno indelebile del suo passaggio. È Cesare Lombroso, padre dell’antropologia criminale, autore de L’uomo delinquente, colui che teorizzò la figura del delinquente-nato e la possibilità di riconoscerla sulla base di alcune caratteristiche fisiche. Suo compagno di facoltà è quel Paolo Mantegazza che, iscrittosi nel 1849, coniugò la medicina con i suoi interessi sulla natura umana fino a diventare uno dei massimi antropologi dell’epoca. Accomunati dall’interesse per l’uomo, uniti da una solida amicizia, con una vocazione all’insegnamento universitario, hanno attraversato gli anni della gioventù e della prima maturità a Pavia, in quell’Ateneo che si preparava ad accogliere il futuro Premio Nobel per la Medicina Camillo Golgi e in quella città che da terra di confine tra lo Stato Sardo e il Lombardo Veneto viveva gli anni tumultuosi delle guerre di indipendenza che preludevano l’Unità d’Italia.Scienziati di fama internazionale, Lombroso e Mantegazza hanno segnato il panorama culturale di fine Ottocento, con teorie discusse e controverse, che riscossero anche un enorme interesse e successo e ancora oggi sono oggetto di critiche accese e profonde riflessioni.

Organizzata dal Museo per la Storia dell’università di Pavia, la mostra si inserisce nel programma del Festival dei saperi 2010 del Comune di Pavia, dedicato al tema “Le libertà dell’uomo: limiti e possibilità”. Al centro dell’esposizione le figure, gli studi e l’antagonismo di due scienziati importanti, che proprio a Pavia hanno avviato studi e scoperte, tessendo relazioni con i maggiori uomini di cultura della seconda metà dell’800.
Cesare Lombroso è considerato il padre dell’Antropologia criminale, psichiatra,  pioniere degli studi sulla criminologia, Paolo Mantegazza, prima amico e poi caustico antagonista di Lombroso, è uno scienziato eclettico, fisiologo, patologo, antropologo ed etnologo, nonché brillante romanziere e uno dei principali sostenitori e divulgatori del darwinismo in Italia. Entrambi docenti presso l’Ateneo pavese, e prima ancora studenti presso la facoltà di Medicina di Pavia, ci hanno tramandato una viva testimonianza di quel periodo, soprattutto Mantegazza attraverso le pagine del suo diario che da sole rappresentano uno spaccato della realtà di quegli anni cruciali che hanno visto nascere e crescere il nostro Paese.
La mostra dedica una particolare attenzione al periodo pavese dei due scienziati, periodo centrale nella loro vita e nella loro formazione scientifica, non ancora adeguatamente esplorato: quindi un duplice obiettivo, divulgativo e scientifico, che consente di conoscere le vie della loro formazione culturale attraverso le loro relazioni con il contesto pavese.
Documentazione archivistica, strumenti, modelli e preparati conservati all’Università di Pavia nonché postazioni che consentono al pubblico di accostarsi alla microscopia di fine ‘800, all’antropometria e assaggiare alcuni degli “alimenti nervosi” descritti da Mantegazza costituiscono la struttura portante della mostra.
La sezione introduttiva – Narrare l’uomo – orienta i visitatori verso i temi e le motivazioni scelti dai curatori per ricordare il centenario della morte  dei due scienziati (1909 – 2009 Lombroso; 1910 – 2010 Mantegazza).
Dalle prime impressioni sulla città, alle esperienze professionali dei due neo laureati fino alla loro separazione, la mostra si svilupperà in cinque sezioni.
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Comitato Scientifico: Prof. Paolo Mazzarello, Prof. Alberto Calligaro, Prof. Paolo Danesino, Dott. Antonella Berzero,  Dott. Maria Carla Garbarino, Dott. Clementina Rovati.
Curatori: Antonella Berzero e Maria Carla Garbarino
Consulenza scientifica: Paolo Mazzarello

ORARI
LUNEDÌ – VENERDÌ 09.00 – 13.00 | 16.00 – 19.00
SABATO – DOMENICA E FESTIVI 10.00 – 13.00 | 14.00 – 19.00
APERTURE SERALI
dal 9 al 12 settembre 20.00 – 23.00
25 settembre 21.00 – 24.00

VISITE GUIDATE e INGRESSO GRATUITI

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Sistema Museale di Ateneo
tel: 0382 98.4709 | 6916 | 4707
fax: 0382 29724
infomusei@unipv.it

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