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Monopolio Spallanzani: il Collegio vince la Triennale

Il dominio dello Spallanzani sembra non conoscere fine. Nonostante un avvio di stagione altalenante, i biancoblu si sono fatti strada con le unghie e con i denti fino alla finale, dove hanno ribadito un concetto chiaro ormai da tre anni: la squadra da battere sono loro, e complimenti a chi ci riesce.

4 a 1 netto su un Fraccaro sceso in campo troppo molle, quasi intimorito da quel Collegio che è entrato nella storia del Torneo, vincendo per la prima volta nella sua storia la Coppa Triennale, il trofeo riservato a quelle squadre che sono state in grado di vincere per tre volte consecutive il Torneo di calcio.

È una festa nella festa quella dello Spallanzani, perché il suo capitano D’Alessandro è in completa tranceagonistica e disegna calcio, prendendo per mano i suoi e segnando una tripletta che, oltre a regalargli il titolo di capocannoniere dell’Intercollegiale, mette in ginocchio la squadra di Barbieri e Savini: nel primo tempo trasforma un rigore causato dall’uscita a valanga di Gravel che atterra Castronovo e rimedia anche il primo giallo del match. Il portierone tedesco tenta di farsi perdonare, ed è anche bravo a toccare con la punta delle dita il pallone calciato dal dischetto (non a caso, Gravel sarà poi premiato meritatamente come miglior portiere del Torneo), ma in questa straordinaria serata non c’è niente e nessuno che possa fermare Dale.

Le altre due reti le segnerà nella ripresa, ma poco prima dell’intervallo è l’altro protagonista dell’azione del rigore, Castronovo, a punire l’atteggiamento dei biancorossi: Virgulto pennella un assist al bacio per il numero 33 che da solo in area riesce con una girata al volo pazzesca a beffare Gravel, che nulla può su un tiro del genere. È 2 a 0 e lo Spallanzani ha appena dimostrato che non solo sa segnare contro l’arcigna difesa fraccarotta, che fino alla finale aveva subito appena sei goal, ma lo sa fare anche divertendosi e facendo divertire.

Nel secondo tempo, mentre sugli spalti l’atmosfera si fa elettrica e “fumogena”, visto il frequente lancio di candelotti tra le due curve, in campo cambia poco: a poco serve l’ingresso di Hermann Soh Tom, che rileva l’”Apache” Saraceno, perché dal lato opposto D’Alessandro è ancora in campo e vuole farlo notare a tutti. Gli bastano pochi minuti e un pasticcio della difesa fraccarotta per ritrovarsi da solo davanti a Gravel: è il goal che gli vale la testa in solitaria della classifica marcatori, potrebbe fermarsi qui, anche perché sembra che il Fraccaro mentalmente non sia più in partita, ma no, il capitano non si ferma e vuole portarsi a casa il pallone.

Sarà suo un quarto d’ora dopo, quando sfrutterà il gran filtrante di Avanzato (prestazione eccellente anche la sua): è Hat Trick e il trofeo è ormai nello spogliatoio dello Spallanzani. Proprio negli spogliatoi ci finisce anticipatamente anche il capitano Mosca, che commette un fallo di pura rabbia: per l’arbitro non ci sono dubbi ed è rosso diretto, a cui seguirà l’espulsione direttamente dalla panchina anche di Saraceno per le eccessive proteste.

Mentre lo Spallanzani regala ai suoi la passerella (da sottolineare il cambio di portiere, con l’ingresso di Plano al posto del titolarissimo Sieli), il Fraccaro cerca orgogliosamente il goal della bandiera, che arriva quasi allo scadere con Ficarelli, bravo ad approfittarsi della confusione nell’area biancoblu.

Il miracolo sportivo non avviene e lo Spallanzani può far partire la festa, facendo anche incetta di premi: oltre al primo posto e alla Coppa Triennale, D’Alessandro viene appunto premiato come miglior marcatore (15 reti) e lo Spalla risulta anche il miglior attacco. Gloria anche per il Cardano, che conquista medaglia di bronzo, premio per la miglior tifoseria e miglior difesa.

Chiude la passerella dei premi Razak del Golgi, che vistosi soffiare all’ultimo il premio di capocannoniere (13 i goal fatti), deve accontentarsi del premio come miglior giocatore: bello l’abbraccio proprio con D’Alessandro dopo la premiazione, che chiude questa serata storica per il Torneo.

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