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Mina Vagante: Hamlet (UK, 2015)

L’evento del Torino Film Festival 2015 era sicuramente la prima mondiale di Amleto in cui il Principe di Danimarca viene interpretato da Benedict Cumberbatch, attore ormai all’apice del successo grazie al serial Sherlock e a film come The Fifth Estate e l’attualmente in ripresa Doctor Strange.

Sicuramente attesso, Hamlet è un testo difficile e oscuro, non certo masticabile dalle numerose fan di Cumberbatch, forse attirate più dall’aspetto che dalla bravura dell’attore. Una bravura mostruosa, che lo porta di molto al di sopra del resto del cast, supportato alla grande dall’attenta e originale regia di Lindsey Turner che, sebbene dall’aria vagamente cinematografica, è sicuramente d’impatto. Slow motion degli attori, cambi di scena senza chiusure di sipario, duelli coreografati in modo sublime: tutto ciò non fa che impreziosire l’opera del National Theater Live, una realtà che ha costruito una serie di spettacoli con cast strepitosi, filmati e poi distribuiti nei cinema di tutto il mondo. Come succederà all’Amleto il prossimo 19-20 Aprile 2016 in Italia.

Vi dico due cose però sugli interpreti: Ciarán Hinds nel ruolo di Claudio è magistrale, sebbene più inamidato degli altri, mentre Jim Norton è un Polonio sobrio e divertente; Anastasia Hille convince con Gertrude solo dallo speak no more in poi, mentre prima è una marionetta; Sian Brook, che interpreta Ophelia, è a volte estatica, altre volte troppo folle e declamatoria, così come lo è Kobna Holdbrook-Smith nel ruolo di Laerte. Indubbiamente, ogni difetto è pregio se confrontato ad altre produzioni di Amleto.

Che dire dell’interpretazione di Cumberbatch? Niente, godetevela senza spoiler!

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