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MATRImonio con lo Scudetto?

di Simone Lo Giudice

Ci sono convivenze che preludono al matrimonio. Apre Vucinic e chiude Matri. La Juventus spazza via la Fiorentina con una prova maiuscola, palestrando la sua candidatura scudettata. Intanto il Napoli frena, rispettando il consueto copione del vorrei-ma-non-posso. Allo Juventus Stadium decide ancora una volta Alessandro Matri e l’epilogo pare in parte già scritto: MATRImonio con lo Scudetto?

Quando la dai per vinta, poi risorge puntualmente dalle sue ceneri. Emulando la fenice mitologica, la Juventus di Antonio Conte riporta il Napoli a distanza di sicurezza. Nelle ultime due giornate sono arrivati due successi (1-2 col Chievo e 2-0 alla Fiorentina), il gioco è ritornato scorrevole e le prospettive sono rosee. Il gennaio più nero che bianco della Vecchia Signora va inteso come una frenata fisiologica, nelle quale le pile sono state ricaricate per il grande finale di stagione. In quest’ottica la UEFA Champions League è molto più di un sogno per Buffon e compagni.

La Juve rivince, mentre il Napoli torna a pareggiare. All’Olimpico la squadra di Mazzarri esce illesa, ma perde due punti pesanti in ottica Scudetto. Bene i ragazzi di Petkovic, che col solito Floccari passano avanti prima di farsi raggiungere nel finale. Il Napoli si conferma la migliore alternativa alla Juventus, ma sempre e solo un’alternativa. Deciderà molto l’imminente scontro diretto al San Paolo, dopo il quale sapremo quanto è cresciuta l’autostima di Cavani e compagni.

Torna a sorridere l’Inter, frena il Milan. A San Siro chiude la partita Diego Milito per il 3-1 che vale 3 punti e Chievo al tappeto. E’ stata una buona Inter, ma bisogna capire dove finiscano meriti propri e comincino demeriti altrui. Stramaccioni ha ritrovato il suo gioco camaleontico, fatto ancora di poche certezza e molta improvvisazione. Sarà importante dare continuità, perché una partita buona non basta.

Milan che raccoglie solo un punticino col Cagliari di Cellino, ma c’è sempre un rigore di troppo a far discutere. Balotelli trasforma un penalty che vale l’imbattibilità in questo 2013 e una classifica comunque positiva. Male la difesa di Allegri, che si fa uccellare dall’Ibarbo che non ti aspetti. Il Milan continua comunque a rincorrere la Lazio in ottica terzo posto e qualificazione alla prossima Champions in allegato. Obiettivo possibile, ma di realizzazione comunque elaborata.

A Genova va in scena l’ennesima sconfitta di questa sciagurata Roma: non ha prodotto scossoni l’arrivo di Aurelio Andreazzoli in panchina, traghettatore occasionale di una squadra allo sbando. Vince tutta la Samp per 3-1 e perde solo Delio Rossi, col suo dito medio in brutta vista e soprattutto mondovisione. Gesto deprecabile da parte di un uomo fin troppo navigato, che però negli ultimi tempi pare aver perso la bussola.

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